Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione negoziale sulle nuove misure per rafforzare il “diritto alla riparazione” e ridurre l’impatto ambientale del consumo di massa. Martedì 21 novembre, con 590 voti favorevoli, 15 contrari e 15 astensioni, l’assemblea di Strasburgo ha adottato il suo mandato per i negoziati con i governi Ue sulla nuova norma. La proposta mira a promuovere un consumo più sostenibile, agevolando la riparazione dei prodotti difettosi, riducendo i rifiuti e sostenendo il settore della riparazione.
Il 22 novembre, il Consiglio dovrebbe adottare la propria posizione negoziale, dopodiché i colloqui con il Parlamento potranno iniziare, con una prima riunione prevista per il 7 dicembre.
Gettare via beni di consumo riparabili ha un profondo impatto sull’ambiente: ogni anno nell’Ue si producono 261 milioni di tonnellate di emissioni equivalenti di CO2, 30 milioni di tonnellate di risorse e 35 milioni di tonnellate di rifiuti. Il fatto che i consumatori scelgano di sostituire un prodotto invece di ripararlo genera perdite per circa 12 miliardi di euro all’anno. Secondo uno studio della Commissione europea, il 77 % dei cittadini dell’UE preferisce la riparazione all’acquisto di nuovi beni.
Riparare invece di acquistare
Secondo il testo adottato dal Parlamento, durante il periodo di garanzia legale, i venditori saranno tenuti a dare priorità alla riparazione se è più conveniente o se costa quanto la sostituzione del prodotto, a meno che non risulti impossibile o disagevole per il consumatore. I deputati propongono anche di prorogare la garanzia legale di un anno dopo l’avvenuta riparazione.
I consumatori avranno il diritto di richiedere la riparazione di prodotti quali lavatrici, aspirapolvere, smartphone e biciclette, anche dopo la scadenza della garanzia. Per rendere la riparazione più conveniente per il consumatore, i deputati vogliono garantire che i produttori offrano dispositivi sostitutivi per tutta la durata della riparazione, e, nel caso un prodotto non possa essere riparato, se ne potrà proporre uno ricondizionato.
Incentivi a optare per la riparazione
Il Parlamento propone che i riparatori indipendenti, i professionisti del ricondizionamento e gli utenti finali abbiano accesso a tutti i pezzi di ricambio, alle informazioni e agli strumenti necessari per una riparazione a un costo ragionevole. L’obiettivo è di superare gli ostacoli che incontrano i consumatori, ai quali viene spesso sconsigliato di far riparare un prodotto a causa dei costi elevati, della difficoltà di accedere ai servizi di riparazione o delle caratteristiche di progettazione che ne impediscono la riparazione.
Delle piattaforme online aiutaranno i consumatori a trovare i riparatori (compresi i cosiddetti “repair café“) e i venditori di articoli ricondizionati presenti nella loro zona. Per rendere le riparazioni più accessibili e convenienti, i deputati propongono infine di offrire ai consumatori dei buoni e altri incentivi finanziari attraverso fondi nazionali per la riparazione.
Il relatore Repasi
Il relatore della norma René Repasi (S&D, DE) ha dichiarato: “Questo Parlamento ha sempre sostenuto il diritto dei consumatori alla riparazione e finalmente possiamo dire che stiamo rispondendo direttamente alle richieste dei cittadini. Le persone vogliono prolungare la durata di vita dei loro dispositivi, ma spesso è troppo costoso o difficile. Abbiamo adottato una serie di misure per incoraggiare i consumatori a scegliere la riparazione rispetto alla sostituzione, con particolare attenzione al sostegno dei riparatori indipendenti e all’introduzione di incentivi finanziari. Ci aspettiamo che il Consiglio adotti presto la sua posizione, in modo da poter avviare i negoziati per trasformare queste misure in legge e aprire la strada a un’economia europea veramente circolare”.