Le organizzazioni no profit europee che lavorano in campo sanitario e ambientale chiedono al Parlamento europeo e agli Stati membri di adottare rapidamente l’accordo, raggiunto il 20 febbraio nel trilogo, sulla revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria. Lo rende noto la Health and Environment Alliance (HEAL) – alleanza che raggruppa oltre 90 ong europee tra cui l’italiana Isde – in una nota: “L’inquinamento atmosferico incide pesantemente sulla salute delle persone nell’Ue e sull’economia. Il 97% della popolazione urbana respira aria considerata malsana, il che provoca ogni anno centinaia di migliaia di morti premature e centinaia di miliardi di euro di costi sanitari. L’inquinamento atmosferico colpisce tutti e i più vulnerabili in modo sproporzionato, come le persone già malate, i bambini, gli anziani, le donne incinte e coloro che si trovano ad affrontare disuguaglianze sanitarie”.
La vicedirettrice di HEAL, Anne Stauffer, ringrazia i decisori che hanno lavorato per ottenere un accordo che protegga la salute: “L’accordo sulla Direttiva sulla qualità dell’aria ambiente rappresenta un importante passo avanti verso l’aria pulita in Europa. Anche se purtroppo il compromesso non è in grado di adeguarsi pienamente alle raccomandazioni scientifiche, il pacchetto ha un enorme potenziale per ridurre la sofferenza delle persone, prevenire le malattie e ottenere risparmi economici. Esortiamo tutti i deputati e gli Stati membri ad adottare questa revisione prima delle elezioni europee, poiché si tratta di una legge aggiornata con un chiaro valore aggiunto per le persone”.
Zorana Jovanovic Andersen, presidente del comitato per l’ambiente e la salute, European Respiratory Society: “Scientificamente è fuori dubbio che l’inquinamento atmosferico nuoce alla salute in tutta Europa. Ora è il momento che i politici, soprattutto quelli dei governi nazionali, si assicurino di avere il quadro giuridico per seguire gli standard europei sull’aria pulita basati sulla scienza per proteggere la salute delle persone”.
Dr Christiaan Keijzer, presidente del comitato permanente dei medici europei: “Gli standard di qualità dell’aria dell’Ue devono essere aggiornati urgentemente. I medici di tutta Europa concordano sul fatto che abbiamo bisogno di una migliore qualità dell’aria e che le autorità pubbliche e i governi nazionali devono agire per contribuire a ridurre il carico di malattie”.
Susanna Palkonen, direttrice della Federazione europea delle associazioni dei pazienti affetti da allergie e malattie respiratorie: “Il benessere delle persone, soprattutto se vivono con malattie respiratorie croniche, è gravemente compromesso dall’inquinamento atmosferico. Porta a morti premature, ricoveri ospedalieri e assenze dal lavoro e dalla scuola”.
Milka Sokolovic, Direttore generale, Alleanza europea per la sanità pubblica: “Avere aria pulita attraverso un’ambiziosa direttiva sulla qualità dell’aria ambiente è una componente cruciale per affrontare le disuguaglianze sanitarie in tutta Europa – un atto legislativo che garantisce che tutti, specialmente quelli vulnerabili ed emarginati, respirino aria pulita”.
Xavier Brenez, amministratore delegato delle Mutualités Libres: “L’aria pulita farà risparmiare agli Stati membri una grande quantità di denaro sull’assistenza sanitaria grazie alla riduzione delle visite mediche di base e di emergenza. Per il Belgio, il raggiungimento degli standard dell’OMS per l’inquinamento da particelle consentirebbe di risparmiare 43 milioni di euro in costi sanitari ogni anno grazie alle visite mediche evitate”.
Hanna Boogaard, co-presidente della International Society for Environmental Epidemiology Europe: “L’inquinamento atmosferico è un importante fattore di rischio per la salute pubblica. Abbiamo bisogno che i governi, le autorità locali e altri enti facciano del loro meglio per affrontarlo, soprattutto perché la scienza dimostra che anche bassi livelli di inquinamento atmosferico influiscono sulla salute”.