Dopo le conferme da Bruxelles sull’interlocuzione tecnica con il governo italiano sulla Direttiva SUP, fonti della Commissione Europea hanno inviato ad Eco dalle Città una nota che fornisce maggiori informazioni sul ‘negoziato’ in corso e che pubblichiamo di seguito:
La Commissione ha adottato le linee guida il 31 maggio e sta ora lavorando a un atto di attuazione sulla comunicazione e il controllo della qualità degli obiettivi di riduzione dei consumi -ai sensi dell’articolo 13, paragrafo 1, lettera a) e dell’articolo 13, paragrafo 4, della direttiva SUP- e sulle misure di riduzione del consumo da parte degli Stati membri -secondo l’articolo 13, paragrafo 1, lettera b) e l’articolo 13, paragrafo 4, della direttiva SUP- in stretta collaborazione con tutti i paesi. La Commissione è consapevole dell’interesse dell’Italia per la nuova metodologia.
Questo atto di attuazione è attualmente in preparazione e la Commissione sta valutando modalità adeguate per tenere conto dei prodotti parzialmente in plastica in questo contesto. Più specificamente, la Commissione sta valutando di proporre il calcolo e la comunicazione sulla riduzione sulla base del peso della plastica in articoli in plastica monouso. Un simile approccio garantirebbe anche la coerenza con la segnalazione degli imballaggi immessi sul mercato ai sensi della direttiva 94/62/CE, come previsto anche dall’articolo 13, ultima frase, della direttiva SUP.
La revisione della direttiva nel 2027 includerà una valutazione dei progressi scientifici e tecnici riguardanti i criteri o uno standard per la biodegradabilità nell’ambiente marino applicabile ai prodotti di plastica monouso. Nel contesto del nuovo piano d’azione per l’economia circolare, la Commissione prevede di sviluppare nel 2022 un quadro politico sull’uso della plastica biodegradabile o compostabile, basato su una valutazione delle applicazioni in cui tale uso può essere vantaggioso per l’ambiente, e dei criteri per tali applicazioni. Nel complesso, è importante sottolineare che in un’economia circolare il riutilizzo deve essere prioritario rispetto all’uso singolo, ed è anche su questo che la Commissione si concentrerà nella sua definizione delle politiche nei prossimi anni.