Direttiva Red 3, ZWE: “Sui rifiuti si va nella direzione giusta, ma c’è ancora margine di manovra”

Zero Waste Europe è soddisfatta a metà per l'accordo provvisorio sulla revisione della Direttiva sulle Energie Rinnovabili del 30 marzo. "Sebbene questa decisione contribuirà ad accelerare la produzione di energia rinnovabile in Europa, -scrive la rete ambientalista in una nota - ci rammarichiamo che diversi emendamenti proposti dal Parlamento europeo per escludere l'uso di fonti ibride, come rifiuti misti e combustibili di carbonio riciclati (RCF), per la generazione di energia rinnovabile siano stati annacquati"

red 3 rifiuti

Zero Waste Europe è soddisfatta a metà per l’accordo provvisorio sulla revisione della Direttiva sulle Energie Rinnovabili (Red 3) del 30 marzo. “Sebbene questa decisione contribuirà ad accelerare la produzione di energia rinnovabile in Europa, -scrive la rete ambientalista in una nota – ci rammarichiamo che diversi emendamenti proposti dal Parlamento europeo per escludere l’uso di fonti ibride, come rifiuti misti e combustibili di carbonio riciclati (RCF), per la generazione di energia rinnovabile siano stati annacquati“.

Le parti hanno convenuto sul fatto che gli Stati membri dovrebbero rendere il sostegno delle energie rinnovabili all’incenerimento dei rifiuti subordinato all’attuazione degli obblighi di raccolta differenziata (1). Gli Stati potrebbero anche esigere che gli operatori applichino sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti per rimuovere i materiali fossili prima dell’incenerimento (2). A questo proposito, Janek Vahk, coordinatore del programma per il clima, l’energia e l’inquinamento atmosferico di ZWE, afferma: “Anche se le parti non sono riuscite a rendere obbligatori i requisiti per la raccolta differenziata dei rifiuti, questo è un passo avanti. Ora dipende dagli Stati membri assicurarsi che questo requisito sia pienamente attuato”.

ZWE e Reloop hanno recentemente pubblicato una guida su come legiferare sulla raccolta differenziata dei rifiuti nel contesto della direttiva sulle energie rinnovabili. Il documento raccomanda l’applicazione di sistemi MWS di qualità definita per rimuovere i materiali di derivazione fossile, per garantire che solo i rifiuti biogeni siano utilizzati per la generazione di energia rinnovabile. Seguendo il requisito, gli operatori dovrebbero preselezionare i rifiuti in loco o dimostrare che tutti i rifiuti ricevuti sono stati sottoposti a cernita prima di essere consegnati all’incenerimento.

Per quanto riguarda invece i combustibili a base di carbonio riciclato (RCF), ovvero combustibili potenzialmente a base di plastica, Zero Waste sottolinea che “l’accordo finale sulla metodologia di valutazione della riduzione delle emissioni di gas climalteranti grazie agli RCF prende in considerazione il caso specifico dei rifiuti e considera le emissioni associate al consumo dell’azienda per la produzione di combustibili a base di carbonio riciclato, cosa che non si sarebbe verificata in un più consolidato trattamento a fine vita dei rifiuti (3).

Lauriane Veillard, Policy Officer di ZWE per il riciclo chimico e il passaggio dalla plastica ai combustibili: “Nonostante la giusta enfasi posta sui rifiuti nella formulazione finale, l’accordo raggiunto non è all’altezza in quanto considera le ‘emissioni evitate dall’uso esistente degli input’, che era stato rimosso dalla posizione del Parlamento europeo adottata a luglio”.

Il riconoscimento delle “emissioni evitate dall’uso esistente degli input” avrebbe consentito di tenere conto di tutte le emissioni relative alla produzione di RCF da rifiuti. L’uso del concetto di “emissioni evitate” è un modo teorico per ridurre l’impatto climatico delle pratiche, confrontando lo scenario con quello con il maggior numero di emissioni. Nel caso attuale, con l’incenerimento dei rifiuti. Un recente studio sulla trasformazione della plastica in combustibili mostra che i combustibili derivati dalla plastica producono emissioni di gas di scarico elevate rispetto al diesel.

Note

Formulazione concordata nella RED III:

  1. Regimi di sostegno (art. 3)
    “La produzione di energia rinnovabile prodotta dall’incenerimento dei rifiuti se non sono stati rispettati gli obblighi di raccolta differenziata previsti dalla direttiva 2008/98/CE.”
  2. Raccolta differenziata dei rifiuti (art. 19)

“Tuttavia, i biocarburanti, i bioliquidi e i combustibili da biomassa prodotti da rifiuti e residui, diversi dai residui dell’agricoltura, dell’acquacoltura, della pesca e della silvicoltura, devono soddisfare solo i criteri di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di cui al paragrafo 10 per poter essere presi in considerazione ai fini le finalità di cui al primo comma, lettere a), b) e c). Il comma si applica anche ai rifiuti e ai residui che vengono prima trasformati in un prodotto prima di essere ulteriormente trasformati in biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa.”

  1. Combustibili a base di carbonio riciclato (articolo 29 a)
    “Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all’articolo 35 al fine di integrare la presente direttiva specificando la metodologia per la valutazione della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra grazie ai combustibili rinnovabili di origine non biologica e ai combustibili a base di carbonio riciclato. La metodologia garantisce che il credito per le emissioni evitate le emissioni di CO2 la cui cattura ha già ricevuto un credito di emissione ai sensi di altre disposizioni di legge non è data.La metodologia deve coprire le emissioni di gas serra del ciclo di vita e considerare le emissioni indirette derivanti dalla diversione di input rigidi come i rifiuti utilizzati per il produzione di combustibili a base di carbonio riciclato.”