Dal rapporto presentato durante il VIII Ecoforum di Legambiente, emerge che la raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel Lazio ha registrato una modesta crescita, migliorando di 0,8 punti percentuali e attestandosi al 54,23% (rispetto al 53,42% dell’anno precedente). Tuttavia, questo valore rimane ancora al di sotto della media nazionale, che è del 64%. Questi dati collocano la Regione al terzultimo posto in Italia per quanto riguarda la differenziazione dei rifiuti.
Un elemento positivo è rappresentato dalla ulteriore riduzione complessiva, con un totale di 2.821.763 tonnellate raccolte. Questo conferma una tendenza al ribasso iniziata nel 2019. Tra le varie frazioni, quella dell’organico è la più raccolta, costituendo il 43% del totale della raccolta differenziata (nel caso della provincia di Latina, questa percentuale arriva addirittura al 51%). Le frazioni di Carta e Cartone seguono con il 28%, mentre il Vetro contribuisce con il 15%, confermando una costante crescita negli anni.
Tra le province, quella migliore nel 2022 è ancora una volta Viterbo con il 64,4% di RD, seguita da Frosinone 61,7%, Latina 60,9%, poi Rieti 57,6%. In fondo alla classifica c’è la Città Metropolitana di Roma con il 52,1%, trascinata in basso dal pessimo dato della Capitale, così come trascinato in basso è tutto il Lazio.
Roma secondo i nuovi dati è al 45,88%, dato superiore rispetto a quello dello scorso anno (quando era al 44,9%) per meno di un punto percentuale. Dopo l’importante crescita del periodo 2012-2016 quando la Capitale passava dal 24% di RD al 42%, in ben 7 anni tra 2016 e 2022, la percentuale è aumentata per meno di 4 punti percentuali, passando dall’allora 42% a quest’ultima cifra.
“Nel Lazio aumentano i Comuni Rifiuti Free ma cresce ancora troppo lentamente la differenziata, pesa il dato di Roma che produce più della metà dei rifiuti complessivi e dove c’è un miglioramento davvero impercettibile da troppi anni – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – d’altronde se nella Capitale non si fa nulla o quasi per aumentare la qualità della raccolta, non si possono di certo aspettare i miracoli. I nuovi dati ci raccontano anche di quanto sia fondamentale la diffusione degli impianti dell’economia circolare a partire dai biodigestori anaerobici per l’organico, la maggiore delle frazioni, così come quanto siano importanti aumento del porta a porta, riduzione, tariffa puntale, moltiplicazione dei centri di raccolta. Tutta sbagliata è invece la scelta per la costruzione di un nuovo mega inceneritore che condannerebbe la Capitale e il Lazio, a non essere mai virtuosi fino al 2050 dovendo alimentare i forni di termovalorizzazione. L’inceneritore nel Lazio, a San Vittore, c’è e l’enorme numero di Comuni ormai nel pieno solco dell’economia circolare, dimostra che non ne servono altri; sono necessari invece impianti industriali per nuove tipologie di materiali, dal tessile ai RAEE, dalle terre di spazzamento agli scarti edili fino al riciclo chimico delle plastiche miste”.
Legambiente ha premiato i migliori comuni in assoluto, i cosiddetti Comuni Rifiuti Free, quelli che hanno cioè una quantità di indifferenziato estremamente ridotta e che quindi hanno abbattuto il conferimento a discariche e termovalorizzatori. Nei 27 Comuni Free, numero in aumento, si producono a persona meno di 75 kg all’anno di secco residuo: i migliori sono Sant’Ambrogio sul Garigliano con 35,5 kg/abitante/anno di secco residuo, secondo Vallecorsa 55,5 e terzo Sacrofano 57,7. Tutti i Comuni Rifiuti Free hanno meno di 50.000 abitanti
Tra i Comuni con più di 50.000 residenti premiati 6 Comuni Ricicloni che hanno superato cioè il 65% di Raccolta Differenziata (senza ancora abbattere il secco residuo: al primo posto Velletri con il 78% di RD, poi Tivoli con il 77,6% e Fiumicino con il 76,6%; seguono Guidonia Montecelio 70%, Aprilia 69,8% e Pomezia 69,6%. Sono in totale 209 i Comuni Ricicloni e tra questi, sul podio troviamo Nepi 84,2%, Sacrofano 83,7% e Fondi 82,9%.
“Complimenti a tutte le amministrazioni virtuose del Lazio che oggi siamo felici di poter premiare, collettività grandi e piccole che dimostrano quanto sia possibile avviare un ciclo virtuoso dell’economia circolare, con impegno e buone pratiche nel grande cantiere della transizione ecologica del ciclo dei rifiuti – continua Scacchi – a tutti loro va il nostro ringraziamento e il sostegno per raggiungere in futuro nuovi traguardi, anche attraverso quei consorzi e quelle aziende virtuose, molte delle quali abbiamo potuto ospitare nel nostro Ecoforum”.
Per la prima volta nell’Ecoforum sono stati premiati anche i Parchi Ricicloni, una menzione speciale per quegli enti parco regionali nei quali, complessivamente, la percentuale di Differenziata raccolta da tutti i comuni che ne fanno parte è superiore al 65%. Premiati i Parchi dei Monti Aurunci, dei Monti Ausoni Lago di Fondi, di Bracciano-Martignano, dei Castelli Romani, del Lago di Vico, dei Monti Lucretili e della Riviera di Ulisse. Menzioni speciali ai Comuni di Genzano, Itri e Monte San Biagio dove è stata attiva o è in via di attivazione la TariP Tariffa Puntuale
La classifica dei 27 Comuni Rifiuti Free 2023 (dati 2022)
- Sant’Ambrogio sul Garigliano 35,5 kg/abitante/anno
- Vallecorsa 55,5 kg/ab/anno
- Sacrofano 57,7 kg/ab/anno
- Rocca Santo Stefano
- Collevecchio
- Tarano
- Coreno Ausonio
- Corchiano
- Spigno Saturnia
- Gallese
- Vetralla
- Nepi
- Cerreto Laziale
- Vitorchiano
- Stimigliano
- Colle San Magno
- Vasanello
- Norma
- Graffignano
- Fonte Nuova
- Vico nel Lazio
- Montopoli di Sabina
- Castelnuovo Parano
- Mentana
- Villa San Giovanni in Tuscia
- Fabrica di Roma
- Cantalupo in Sabina