Il 6 novembre la Camera ha approvato il cosiddetto Decreto Infrazioni, che contiene importanti novità sulla gestione dei rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). La norma, che dovrà passare in Senato, prevede due novità fondamentali: il ritiro gratuito di Raee nei punti vendita, anche senza obbligo di acquisto, per facilitare il recupero di risorse preziose dai rifiuti elettronici e l’estensione della responsabilità estesa del produttore (EPR) alle piattaforme di acquisto online.
In Italia, il valore degli acquisti di AEE online nel 2024 ha raggiunto un picco di 9,04 miliardi di euro, segnando un incremento del 16,05% rispetto al 2021. Nel 2023 il settore dell’elettronica di consumo ha registrato un aumento dell’8% rispetto al 2022. Inoltre, l’elettronica rappresenta la quinta categoria più acquistata online in Italia nel 2024.
Erion WEEE, il consorzio maggiore in Italia nella gestione dei Raee, ha accolto la nuova normativa con grande soddisfazione: “Gli emendamenti approvati, che Erion già nel 2022 all’interno del Libro Bianco sui RAEE elaborato congiuntamente agli stakeholder della filiera, aveva individuato come essenziali per lo sviluppo del Sistema RAEE italiano – ha dichiarato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – rappresentano un cambio di passo significativo verso il raggiungimento dei target di raccolta europei. Siamo grati al Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi del Ministero dell’Ambiente e al Parlamento per aver recepito l’esigenza di migliorare la normativa sui RAEE, un tema che abbiamo a cuore da anni”
Secondo Arienti la norma “pone inoltre l’accento sulla necessità di una comunicazione efficace e incisiva verso i cittadini italiani che, purtroppo, faticano ancora a inquadrare i RAEE come rifiuti che devono essere differenziati, proprio come quelli in carta, plastica e vetro”.
Anche ERP Italia, Consorzio no-profit che nel 2023 ha contribuito alla raccolta di 31.401 tonnellate di RAEE, e Amazon, sono molto soddisfatti delle novità, anche alla luce dell’accordo programmatico con il MASE avviato nel 2023. artnership è stata presa come esempio di come la normativa EPR dovrebbe essere applicata nel settore dei marketplace in Italia.
Amazon, che collabora con oltre 21.000 PMI italiane[5] e nel 2023 ha contribuito a incrementare del 25% il loro valore di export, supporterà ora le aziende, incluse le PMI che vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche, gestendo direttamente il versamento dell’eco-contributo e la condivisione dei dati di raccolta, riducendo significativamente la burocrazia.
“L’accordo di programma tra MASE, Consorzio ERP Italia e Amazon, avviato nel 2023, ha anticipato di fatto la nuova normativa per i marketplace. Consorzi e piattaforme di vendita online si attiveranno per facilitare la conformità delle imprese che vendono AEE attraverso i marketplace deburocratizzando il fine vita dei prodotti.” Ha dichiarato Alberto Canni Ferrari, Head of ERP Southern Europe del Gruppo Landbell a cui il Consorzio ERP Italia aderisce. “Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di raccolta dell’Unione Europea, è dunque essenziale una stretta collaborazione tra istituzioni, Consorzi e operatori privati, come Amazon, per promuovere e rafforzare l’economia circolare nel Sistema Paese.”
“L’Accordo di programma siglato con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e i consorzi di settore ha rappresentato un passo importante verso una gestione più efficace e sostenibile dei rifiuti elettronici – ha commentato Bianca Maria Martinelli, Direttore Policy and Strategy di Amazon per l’Italia. “Questo modello semplificato non solo aiuta i nostri partner di vendita a rispettare gli obblighi normativi, ma promuove anche una maggiore trasparenza nella filiera del riciclo. È un esempio concreto di come la collaborazione tra settore pubblico e privato possa portare a soluzioni innovative per l’economia circolare, in linea con gli obiettivi della Strategia nazionale e del nostro impegno globale per la sostenibilità”. E conclude Martinelli: “Accogliamo pertanto con favore l’adozione del DL Salvainfrazioni contenente un articolo dedicato alla Responsabilità Estesa del Produttore per il commercio elettronico, che riprende coerentemente i risultati raggiunti con l’Accordo di Programma.”