Facilitare il processo di decarbonizzazione dell’industria cartaria italiana e fornire al settore strumenti per aumentare l’uso delle fonti rinnovabili, la condivisione dell’energia e l’efficienza energetica nei processi produttivi. Questo è il principale obiettivo dell’accordo firmato presso la Cartiera dell’Adda a Calolziocorte tra Assocarta – l’associazione che raggruppa, rappresenta e protegge le aziende italiane che producono carta, cartoni e paste per carta – e il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. – società del Ministero dell’Economia che promuove lo sviluppo sostenibile nel Paese.
Grazie al protocollo, firmato dal Presidente di Assocarta, Lorenzo Poli, dal Presidente e dall’Amministratore Delegato del GSE, Paolo Arrigoni e Vinicio Mosè Vigilante, le aziende associate potranno interfacciarsi con i tecnici del GSE sulle opportunità offerte dagli incentivi per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, nonché sull’implementazione di interventi di efficientamento energetico.
“L’accordo con il GSE mira a condividere una decarbonizzazione competitiva del settore cartario italiano. Dal 2005 a oggi, il nostro settore ha ridotto le emissioni specifiche del 24% e ha raggiunto un indice di circolarità di 0,78 (su 1) secondo l’Ellen MacArthur Foundation. I progressi nel campo energetico devono continuare e l’accordo con il GSE fornisce il contesto ottimale per proseguire in questa direzione”, ha dichiarato Lorenzo Poli, Presidente di Assocarta, a margine della firma dell’accordo. “Essenziale è il rilancio della cogenerazione, integrandola con fonti rinnovabili e soprattutto con il biometano, poiché è la tecnologia che ne massimizza il valore. Inoltre, la cogenerazione può fornire capacità di riserva per un sistema elettrico sempre più basato su fonti non programmabili. Va promossa la produzione di fonti rinnovabili in diretta connessione con l’industria per accelerare la decarbonizzazione e l’indipendenza energetica. In sintesi, il settore della carta – ha sottolineato Poli – chiede solo di poter produrre alle stesse condizioni competitive dei concorrenti europei per affrontare al meglio la concorrenza extraeuropea, che si avvantaggia dell’economia circolare europea per procurarsi materie prime secondarie senza essere gravata da sistemi di responsabilità estesa del produttore, per poi riesportare in Europa senza rispettare gli stessi standard ambientali”.
Per il presidente del GSE, Paolo Arrigoni: “La filiera italiana della carta, seconda in Europa solo alla Germania, è un attore importante del tessuto imprenditoriale italiano. Per preservarne la competitività e guidare le industrie della carta verso la neutralità carbonica, è necessario adottare una strategia diversificata che includa l’efficientamento energetico dei processi industriali, l’economia circolare, l’uso di combustibili a basso contenuto di carbonio, la cattura della CO2 e l’elettrificazione dei consumi”.
“Il protocollo firmato oggi rientra in una serie di accordi che il GSE sta promuovendo con i settori industriali italiani ad alta intensità energetica. Siamo al fianco delle nostre imprese, visitando fisicamente le fabbriche, come avvenuto oggi, per trovare insieme, in coordinamento con il MASE, soluzioni efficaci tra i meccanismi di supporto gestiti dal GSE, per accelerare il processo di ricerca e sviluppo, definire il mix di utilizzo ottimale anche grazie a vettori energetici green e mantenere alta la competitività a livello internazionale delle eccellenze italiane”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato del GSE, Vinicio Mosè Vigilante.
Come si legge sul comunicato stampa, GSE e Assocarta si impegneranno a identificare progetti sperimentali per i processi del settore cartario, con l’obiettivo di far emergere soluzioni tecnologicamente avanzate, supportate da incentivi pubblici, che possano diffondere le migliori pratiche, tra cui l’uso dell’idrogeno verde, del bioidrogeno e il supporto all’elettrificazione. Con la firma dell’accordo saranno inoltre promosse configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile e l’implementazione di tecnologie innovative e sostenibili per ridurre le emissioni e, allo stesso tempo, aumentare la competitività delle aziende italiane del settore. Il Protocollo è efficace dalla data della sua sottoscrizione e avrà una durata di tre anni.