Le azioni concrete adottate dalle aziende, sia pubbliche che private, per raggiungere obiettivi legati alla transizione ecologica sono al centro del dibattito. Questo tema è stato approfondito durante una riunione delle commissioni Servizi Pubblici locali e Ambiente di Torino, presieduta da Emanuele Busconi. L’incontro è stato dedicato al piano di decarbonizzazione di Amiat, l’azienda responsabile della raccolta e smaltimento dei rifiuti nel territorio torinese.
L’obiettivo principale è stato analizzare lo stato dell’arte delle iniziative intraprese per ridurre le emissioni e promuovere soluzioni sostenibili. Amiat ha presentato le proprie strategie, focalizzandosi su interventi specifici per migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività.
L’amministratore delegato di Amiat, Enrico Clara, ha evidenziato l’importanza della conversione della flotta aziendale, composta da 1.170 mezzi impiegati nella raccolta dei rifiuti e nello spazzamento manuale. Attualmente, i veicoli destinati allo spazzamento sono interamente elettrici, mentre quelli per la raccolta includono ancora una significativa quota di mezzi a gasolio. Per questi ultimi, la transizione verso l’elettrico risulta complessa a causa degli alti costi e delle limitazioni tecnologiche legate all’efficienza e alla manutenzione.
La maggior parte dei veicoli attualmente in uso è classificata Euro 5 ed Euro 6, con 122 mezzi Euro 2 e 3 per i quali si sta valutando l’utilizzo di biodiesel. L’impiego di veicoli a metano rimane limitato per via della scarsa diffusione della rete di distribuzione, mentre si contano 23 mezzi elettrici dedicati alla raccolta con vasca. Inoltre, Amiat dispone di una flotta di 119 autovetture e autocarri, di cui il 48,7% è già elettrificato.
Un ulteriore passo verso la sostenibilità riguarda la produzione di energia elettrica. Amiat sfrutta gli impianti fotovoltaici presenti nelle sedi di Via Ravina, Volpiano, Via Giordano Bruno e Via Germagnano. A questa produzione si aggiunge l’energia generata dal biogas della ex discarica di Via Germagnano, permettendo di raggiungere una produzione totale di 17.000 megawattora all’anno. Di questa energia, 9.000 megawattora vengono utilizzati dall’azienda, mentre il surplus viene immesso nella rete elettrica cittadina.
L’impegno di Amiat nella transizione ecologica si concretizza quindi in un piano che unisce efficienza energetica, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, contribuendo a un modello di gestione dei rifiuti sempre più eco-compatibile.