Sono forse due degli argomenti più discussi, cliccati, e ricercati del nuovo millennio: parliamo di cybersecurity, sicurezza cibernetica in italiano, e sostenibilità. Il primo termine è strettamente legato alla tecnologia, il secondo alla natura, ma che grazie alla tecnologia può migliorare, come leggiamo anche in un articolo sul sito Wired. Possono questi due mondi in qualche modo coesistere e collaborare? E se sì, in che modo? Vediamolo insieme, grazie anche all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Cybersecurity e sostenibilità: chiariamo i due concetti in breve
Per sviscerare al meglio il nostro tema, occorre chiarire brevemente i due concetti. Sostenibilità è un termine complesso che racchiude questioni relative al risparmio energetico, all’inquinamento ambientale e più in generale alla salvaguardia del pianeta Terra.
Cybersecurity non è nient’altro che la scienza, la materia, il settore che studia, progetta e mette in funzione sistemi per proteggere reti e dispositivi da attacchi digitali. In particolare, il concetto di sostenibilità ci fornisce uno spunto interessante, e cioè che il mondo umano è ormai diviso in due, fisico e digitale, e non si può più parlare e trattare la sostenibilità del primo ed escludere quella del secondo, e viceversa.
In che modo un settore può aiutare l’altro?
Tutto ciò che facciamo su questo pianeta ha ovviamente, e senza dubbio alcuno, delle conseguenze. Sarebbe impossibile il contrario, dato che qualsiasi essere vivente incide a modo suo sul pianeta Terra. La sicurezza informatica può agire positivamente sull’impatto ambientale prodotto dall’ “uomo digitale”.
Per esempio, l’utilizzo di sistemi di filtro di cui ExpressVPN ci fornisce un’utile infografica, porta a una maggiore protezione di dati aziendali e account, e ciò riveste una particolare importanza per quanto riguarda la crescita economica che passa per il digitale. Le pratiche del phishing e dello spam non rappresentano soltanto un danno per i nostri sistemi informatici, account e dati sensibili, ma lo sono per l’ambiente e per l’economia appunto.
Ecco perché “spulciando” i punti salienti dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile redatta dall’ONU, e in particolare soffermandosi sui 17 obiettivi previsti al suo interno, ci si rende conto di quanto sostenibilità e sicurezza informatica si mescolino.
L’Agenda 2030 cosa dice a riguardo?
Questi temi sono stati oggetto di studio da parte delle Nazioni Unite durante l’elaborazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che prevede oltre ai 18 Obiettivi menzionati, anche 169 target da conseguire entro il 2030. L’Agenda 2030 è un indirizzo per le politiche nazionali, e per la reale ed effettiva riuscita di questo progetto, è ovviamente necessaria la partecipazione di tutti i Paesi.
Ciò può avvenire soltanto mediante un sistema di interconnessione, per soddisfare le varie esigenze di carattere sociale, ambientale ed economico di tutti gli abitanti. Fra questi obiettivi c’è quello denominato “Industria, innovazione, infrastrutture” da cui si deduce che sicurezza e sostenibilità debbano necessariamente intrecciarsi per consentire lo sviluppo economico. Tale obiettivo si propone di potenziare l’innovazione e di promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile.
Fondamentale diventa quindi avere un approccio globale volto alla cybersecurity per evitare di subire violazioni informatiche che comprometterebbero sistemi, processi, e dati, e ciò inciderebbe negativamente non soltanto a livello economico, ma anche a livello energetico.
Il percorso iniziato dalle Nazioni Unite al cui centro c’è lo sviluppo sostenibile passa anche e soprattutto attraverso la connessione di idee, informazioni e dati, come leggiamo anche sul sito Humane World Magazine, e passando quindi per la cybersecurity.