Dopo aver percorso il mar Tirreno, Cuore Mediterraneo arriva nell’Adriatico, fermandosi a Lido di Venezia. Lì, l’inviata speciale Alice ha incontrato bagnanti e diportisti, incoraggiandoli a riconoscere i benefici del corretto conferimento e riciclo degli imballaggi in acciaio, un materiale riciclabile al 100% e all’infinito.
Nel kit estivo degli italiani si trovano spesso barattoli di pomodoro, frutta sciroppata, creme solari spray, tonno in scatola e tappi corona delle bibite, tutti contenuti in imballaggi in acciaio. È essenziale mantenere buone abitudini di riciclo anche in vacanza.
Il Consorzio RICREA ha conferito uno speciale riconoscimento per l’impegno nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio, premiando i risultati ottenuti a Lido di Venezia, dove nel 2023 sono state raccolte 40,6 tonnellate di questi materiali.
“Il nostro obiettivo, anche durante l’estate, è promuovere l’importanza del corretto conferimento degli imballaggi in acciaio, tra cui barattoli per frutta e vegetali, scatolette, fusti, latte, secchielli, bombolette, tappi corona e chiusure,” afferma Roccandrea Iascone, Responsabile della Comunicazione del Consorzio RICREA. “Siamo da sempre impegnati in campagne di sensibilizzazione e educazione ambientale, poiché crediamo che una comunicazione efficace sia cruciale per garantire un processo circolare sempre più condiviso e virtuoso.”
RICREA ha premiato Veritas Spa, per la gestione della raccolta dei rifiuti sul territorio, ed Eco+Eco srl, per la piattaforma di selezione che separa gli imballaggi in acciaio dagli altri materiali.
“Il Lido di Venezia è un’isola stretta, lunga circa 11 km, che separa l’Adriatico dalla Laguna, con una spiaggia che la rende una meta turistica, popolata soprattutto di pendolari. Come tutte le località balneari, il Lido (che conta circa 16.000 residenti) registra picchi estivi di produzione di rifiuti, quindi i servizi di igiene urbana devono essere adattati a questi. I rifiuti, infatti, sono raccolti con cassonetti stradali destinati a vetro plastica lattine e metalli; carta, cartone; rifiuto secco residuo, quest’ultimo dotato di una calotta che si apre solo con una chiave personale consegnata a ogni utenza. La frazione organica, invece, viene raccolta con bio-bidoni stradali.
Il ciclo di raccolta e smaltimento è particolare e presenta alcune specificità, criticità e rotture di carico proprie del territorio lagunare e turistico. I cassonetti sono svuotati dai camion che alla fine del servizio sono caricati a bordo di una grande chiatta che parte alla volta dell’area industriale di Porto Marghera, dove si trovano gli impianti del Gruppo Veritas che separano e trattano i vari rifiuti. Ad esempio, la selezione e la divisione del vetro plastica lattine metalli avviene nell’impianto della società controllata Eco+Eco – uno dei più importanti d’Italia per tecnologia e volumi trattati – dove, con sistemi manuali, meccanici ed elettronici i materiali vengono separati, imballati e poi inviati alle fonderie, vetrerie o alle aziende che trasformano la plastica. Tutto quello che attualmente non può essere riciclato diventa prima Combustibile solido secondario (Css), poi energia elettrica utilizzata per l’autofunzionamento degli impianti stessi. Tutto questo, unito ad alte percentuali di raccolta differenziata (72,3% la media del 2023), permette di limitare l’uso della discarica a meno del 5% e di rispettare quindi in pieno i principi dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale” dichiara Riccardo Seccarello, Responsabile Comunicazione Gruppo Veritas.