Commenta con un lungo post su facebook Lello Sforza, esperto di mobilità sostenibile, la decisione del Comune di Bari di scegliere un criterio selettivo per l’individuazione della categoria di utenti che potranno accedere all’abbonamento annuale dei bus a 20 euro. “Accolto il mio appello – scrive – anche se nessuno mi ha detto grazie del suggerimento. Ma non importa, l’importante è andare avanti”.
Ecco il post:
“L’abbonamento dei bus urbani a 20 euro per l’anno 2023 invece che a 250 euro annuali sarà concesso soltanto a residenti, studenti e lavoratori delle sole aziende pubbliche e private che si sono dotate e hanno approvato i piani di spostamento previsti dalla normativa (del 1998 e 2000 e del 2021) sul mobility management. Lo rivela su la Repubblica – Bari la giornalista Gabriella De Matteis. E ne siamo molto compiaciuti.
Così facendo Sindaco e Assessore alla mobilità del Comune di Bari, Antonio Decaro e Giuseppe Galasso hanno evidentemente accolto, senza averlo detto a nessuno né fatto nomi, la proposta avanzata solo e soltanto dal sottoscritto tramite facebook, di trovare un criterio selettivo per individuare le categorie di utenti dell’AMTAB da beneficiare con l’abbonamento annuale scontato, visto che i 5 milioni di euro di fondi Pon Metro, utilizzati per sostenere l’iniziativa (che quindi non costa nulla a carico del bilancio comunale) sarebbero stati sufficienti “soltanto” a emettere a quel prezzo solo 20 mila tessere per il solo anno in corso, lasciando a terrà tutti gli altri baresi interessati economicamente ad approfittare dell’offerta.
Poiché evidentemente anche a fini organizzativi sarebbe potuto rivelarsi un boomerang gestire file di baresi agli sportelli AMTAB per richiedere l’abbonamento scontato, in questa maniera il “Comune di Bari virtuoso” prende due piccioni con una fava:
- concede un effettivo beneficio economico a studenti e lavoratori di aziende e di enti pubblici che, diligentemente e rispettando le norme sulla mobilità sostenibile, si sono dotati e hanno approvato il piano degli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro finalizzato a ridurre traffico autoveicolare, ridurre l’uso dell’auto privata, liberare spazi pubblici dal traffico passivo e favorire di altre forme di mobilità e di altre categorie di utenti (bambini, studenti, anziani, ciclisti, disabili) ma anche utenti della sharing mobility che altrimenti faticherebbero a farsi spazio nel caotico traffico cittadino;
- dà risalto e visibilità al ruolo dei mobility manager aziendali e soprattutto a quello di area che così acquisisce maggiore consapevolezza del suo ruolo strategico e individua un discrimine significativo tra aziende ed enti che si dotano del piano degli spostamenti, il che vuol dire anche coinvolgere con iniziative di promozione e comunicazione i destinatari di quei piani (studenti, lavoratori) a differenza di chi non fa niente. Gli strumenti di premialità se usati bene sono utili e importanti per evitare di fare sempre di tutta un’erba un fascio.
Sono presuntuoso a rivendicare la paternità del criterio scelto da Comune a proposito della tessera a 20 euro? Prima dei miei post su facebook nessuna notizia al riguardo era stata data nonostante l’enorme risalto anche nazionale all’iniziativa del sindaco più amato dagli italiani.
Ovviamente il sottoscritto non viene citato da nessuna parte ma non importa. Questa iniziativa, che potrà avere un importante risalto nazionale ed essere riportato nel tavolo tecnico nazionale sul mobility management, contribuisce a supportare quelle politiche di mobility management ancora poco conosciute, elaborate e attuate in Italia”.