Secondo il WWF, la politica italiana deve assumere consapevolezza della crisi climatica e porla come priorità assoluta nella propria agenda. “Sono finiti i tempi per anacronistici distinguo sul cambiamento climatico – spiega l’organizzazione ambientalista – è finito il tempo di continuare a giocare sulla vita delle persone, influenzando le opinioni e dando la colpa a nutrie e istrici quando franano intere colline. Vanno messi da parte tutti coloro che sono fuori dal tempo e dalla scienza perché abbiamo bisogno di competenza, responsabilità e azioni immediate”.
Per questa ragione il WWF Italia chiede alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica di calendarizzare due sedute urgenti sul cambiamento climatico, per accelerare l’azione di mitigazione (abbattimento delle emissioni climalteranti) e le misure di adattamento necessarie per mettere in sicurezza il nostro territorio che si conferma straordinariamente fragile rispetto all’intensificarsi dei fenomeni climatici estremi che ormai si ripropongono con una velocità e aggressività senza precedenti. “È ora che il Paese prenda atto che la crisi climatica è globale – dichiara l’Organizzazione – ma gli effetti sono nazionali e locali, con ripercussioni ormai settimanali che devono essere affrontate con strumenti immediati. È ora che il Paese prenda atto che la crisi climatica è qui e ora.
Come spiega il WWF, “l’inazione e la mancanza di un serio piano di mitigazione e adattamento provocano vittime, mettono in ginocchio intere comunità e producono danni di proporzioni incalcolabili. Solo per la calamità che ha colpito l’Emilia-Romagna si prevede un danno di miliardi di euro”.
L’organizzazione ambientalista ha sottolineato che la mancanza evidente di azione non può essere giustificata neanche dalla sorpresa per l’accelerazione dei fenomeni. “Da anni, gli scienziati delineano scenari spaventosi basati su dati allarmanti, come quelli che abbiamo sperimentato recentemente. Tutte le evidenze scientifiche indicano che non riusciremo a ridurre le emissioni responsabili dei cambiamenti climatici. La situazione potrebbe addirittura peggiorare e potremmo non essere in grado di gestirla adeguatamente. Ecco perché è fondamentale implementare contemporaneamente misure per ridurre le emissioni e adattarci alle condizioni che abbiamo già creato. In alcuni casi, potrebbero anche emergere sinergie d’azione. La sfida climatica è un problema estremamente grave e sulla sua gestione si misura la serietà della classe dirigente del Paese, in primis quella politica”.