Covid, trasporti scuola: la Regione Puglia stanzia 3,3 milioni di euro per implementare i servizi

"L’obiettivo - comunica l’assessora ai Trasporti Anita Maurodinoia - è di attivare i servizi aggiuntivi di trasporto in vista della ripresa delle attività didattiche in presenza, cosi come programmati nei documenti predisposti dalle Prefetture"

Sono in fase di conclusione i tavoli di coordinamento costituiti e avviati presso le Prefetture pugliesi per definire una sintonia tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbanoLo rende noto la Regione Puglia in un comunicato. 

Le scuole in Puglia sono in didattica digitale integrata (ddi) fino al 15 gennaio. Cosa succederà dal 18 gennaio dipenderà dalle valutazioni della cabina di regia del ministero della Salute, ha detto il presidente Michele Emiliano, che si è anche speso in un appello via social, molto criticato, in cui invita i genitori a preferire comunque la didattica a distanza rispetto a quella in presenza.

“La Regione – comunica l’assessora ai Trasporti Anita Maurodinoia – ha approvato lo stanziamento di 3,3 milioni di euro prelevandoli dal proprio Bilancio, con l’obiettivo di attivare i servizi aggiuntivi di trasporto in vista della ripresa delle attività didattiche in presenza, cosi come programmati nei documenti operativi predisposti dalle Prefetture. A tal proposito, è in corso la stesura degli atti di affidamento aggiuntivi ai contratti di servizio vigenti con le imprese di trasporto esercenti i servizi di TPL regionali”.

“I mezzi di trasporto – aggiunge Maurodinoia – potranno così essere implementati per agevolare la frequenza scolastica anche in considerazione del carico derivante dal rientro in classe di tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Ad oggi la Regione non ha ancora incassato le risorse per il tpl messe a disposizione dallo Stato, per questo ci siamo premuniti di approvare in giunta lo stanziamento di 3,3 milioni di euro”.

“Dopo le prime riunioni dei tavoli convocati dai Prefetti sull’organizzazione dei trasporti e delle Istituzioni scolastiche – prosegue Maurodinoia – è prioritario definire prima i fabbisogni, sia in termini di servizi aggiuntivi necessari e sia in termini di quantificazione economica degli stessi. A seguito delle interlocuzione con le società di trasporto è emersa la difficoltà delle stesse ad effettuare il servizio di trasporto qualora si partisse con gli orari scaglionati ed una presenza dell’attività didattica pari al 50%, fermo restando la possibilità di rafforzare quelle linee di trasporto che già rappresentavano criticità nell’epoca pre covid. Tale soluzione sembra essere anche più congrua rispetto alla mancanza di aule segnalate da alcuni istituti scolastici”.

Comunque la Regione Puglia sarà pronta ad attuare i piani operativi formulati dai Prefetti che prevedono il rientro in presenza della popolazione studentesca nella misura del 75 per cento.

RUOLO DEI PREFETTI E LE CIRCOLARI ESPLICATIVE RICEVUTE DAI MINISTERI DELL’INTERNO E DEI TRAPORTI

I Prefetti hanno ricevuto sia dal Ministero dell’Interno che dal MIT circolari esplicative con indicazione in merito ai principali elementi innovativi introdotti dal DPCM del 3 dicembre 2020. La circolare del Ministero dell’Interno chiarisce l’importante funzione di coordinamento dei Prefetti volta a coniugare la ripresa delle attività didattiche in presenza con le capacità del sistema di mobilità pubblica.

Inoltre, nella stessa circolare è rappresentato che in tale sede istituzionale bisogna raccordare gli orari di inizio e termine delle attività didattiche con gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano in funzione della disponibilità dei mezzi di trasporto.

La circolare del MIT fornisce indicazioni utili in merito al limite del 50% di capienza dei mezzi di trasporto riguardanti:

· la rimodulazione della domanda limitandola e/o scaglionandola, oppure, con minori margini di manovra, sull’offerta che può essere in alcuni casi potenziata o rimodulata.

Inoltre, distingue l’offerta di trasporto pubblico su ferro (tram, metropolitane e treni regionali) che è normalmente molto rigida legata al numero di mezzi e ai sistemi di segnalamento che determinano le frequenze massime delle metropolitane e dei treni, rispetto alle linee di grandi centri urbani gestite con autobus dove esiste la possibilità di rimodulazioni del servizio, mentre per le linee suburbane ed extraurbane c’è la possibilità di potenziamenti inserendo localmente autobus anche non adibiti normalmente al trasporto pubblico.