Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro, che ha come mission la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in PET specializzato nell’economia circolare “bottle to bottle”, ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia l’autorizzazione per la gestione del PET non food. Accolta dunque dal ministero l’istanza avanzata dal consorzio per allargare la gestione del fine vita anche ai contenitori in pet utilizzati nel non food, ad esempio per la detergenza personale (shampooing, bagni schiuma).
Importanti le conseguenze della decisione ministeriale: nella compagine consortile possono ora entrare, nella categoria produttori, le aziende che utilizzano bottiglie in PET anche per la detergenza, con un aumento della rappresentatività di Coripet rispetto all’immesso a consumo aumentando così la percentuale, già oggi oltre al 50% del mercato.
Nato nel 2016, autorizzato con un decreto di riconoscimento provvisorio nell’aprile 2018, nel luglio 2021 il consorzio ha ottenuto il riconoscimento definitivo, da parte del Ministero della Transizione Ecologica, ad operare come sistema volontario e autonomo per la gestione diretta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari, in linea con l’applicazione delle direttive europee sull’Extended Producer Responsibility (EPR) e con gli obiettivi posti dalla direttiva SUP.
Coripet continuerà ad intercettare le bottiglie in Pet post consumo attraverso le due raccolte, Differenziata e Selettiva, ma per quest’ultima con ecocompattatori resteranno solo le bottiglie food per garantire la qualità e tracciabilità del PET riciclato.
“E’ un ulteriore punto di svolta per Coripet – commenta Corrado Dentis presidente Coripet – il provvedimento del ministero si inserisce nel solco dell’apertura del mercato. In tal senso siamo lieti di questa decisione che accoglie con favore l’istanza del consorzio di occuparsi anche dei contenitori in liquidi in pet per il non food. Ci sentiamo pronti a operare a 360 gradi nelle bottiglie in pet – continua Dentis – anche se, è utile ribadirlo, l’obiettivo indicato nella Direttiva Europea SUP della quota del 77% di raccolta per il riciclaggio entro il 2025 e 90% entro il 2029 è solo per il Pet contenente liquidi alimentari”.