Cresce la quota di mercato, così come i ricavi ed i contributi per i maggiori oneri versati a favore dei comuni. Cresce anche la raccolta selettiva – con ecocompattatori – che si fa sempre più capillare. Questi i principali elementi del bilancio e risultati di riciclo 2021 approvati da Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro che ha come mission la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in PET specializzato nell’economia circolare “bottle to bottle”.
“I numeri parlano per noi – commenta Corrado Dentis presidente Coripet – ed il bilancio e i risultati di riciclo 2021 indicano che la strada intrapresa è quella giusta. Il riconoscimento definitivo dello scorso luglio ha rappresentato una spinta eccezionale per accelerare e aiutare i comuni e quindi l’intero Paese a raggiungere gli imminenti obiettivi europei sul riciclo del PET. La risposta degli utenti finora è stata molto positiva, contiamo sul contributo di tutti, anche attraverso un sistema di piccoli incentivi, per rendere ancora più forte l’economia circolare italiana”.
Nel dettaglio il turnover ammonta ad un valore di 114,12 milioni di euro, circa il 350% in più rispetto all’anno 2019 pre-pandemico, risultato che pone Coripet tra i primi quattro consorzi EPR per turnover. La solidità del sistema Coripet è ulteriormente confermata dall’ingresso di nuovi consorziati che passano da 32 a 58.
In termini di quota di mercato, Coripet passa dal 26,5% del 2019 al 43,2% del 2021 e così sale a 58,61 milioni di euro (+161,8% rispetto al 2019) il contributo versato da Coripet ai Comuni per la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica.
Sul versante ecocompattatori, fortemente penalizzati dagli impatti dovuti alla pandemia, si registra il parziale ritorno alla normalità durante il 2021. Attualmente il totale delle installazioni ha superato le 400 unità, con un trend di crescita (+160% rispetto al 2020) che si conferma, anche nei primi mesi del 2022. Degna di nota è la progressione delle installazioni nel sud che in un anno si è quasi quintuplicata.
Tutto questo fa del 2021 un anno di svolta per Coripet. Nato nel 2016 (anno in cui ha presentato il proprio progetto all’allora Ministero dell’Ambiente), autorizzato con un decreto di riconoscimento provvisorio nell’aprile 2018, fu proprio lo scorso luglio (2021) che il consorzio ottenne il riconoscimento definitivo, da parte del Ministero della Transizione Ecologica, ad operare come sistema volontario e autonomo per la gestione diretta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari, in linea con l’applicazione delle direttive europee sull’Extended Producer Responsibility (EPR) e con gli sfidanti obiettivi posti dalla direttiva SUP. Si tratta del primo e, al momento unico, sistema autonomo EPR con competenza sugli imballaggi primari e che vanta rapporti stabili con ANCI, con i Comuni italiani e con molti dei principali player del commercio e della GDO.
Sul versante della raccolta differenziata urbana (RDU), Coripet ha rinnovato nel corso del mese di marzo 2021 l’accordo ANCI/CORIPET che sarà in vigore sino alla sottoscrizione del nuovo accordo di comparto tra tutti gli operatori del settore. In particolare, sul versante del convenzionamento con gli enti locali (o loro delegati), al 31 dicembre 2021 CORIPET ha sottoscritto 676 convenzioni locali che coprono circa l’84% dei Comuni (copertura relativa a circa 6.600 Comuni), con una popolazione servita di circa 57,8 mln. di cittadini (pari al 96,3% della popolazione italiana).