È stato ripreso da diverse testate il documento dell’associazione statunitense Center for Climate Integrity, che definisce il riciclo della plastica una “frode”. Va detto subito che l’indagine si riferisce agli Usa, dove il riciclo dei rifiuti plastici è molto basso (si aggira intorno al 5-6%), tuttavia i toni lapidari utilizzati dall’associazione hanno lasciato perplessi molti osservatori e addetti ai lavori.
“Alla base della crisi dei rifiuti di plastica – afferma Cci – c’è una campagna decennale di frodi e inganni sulla riciclabilità della plastica. Nonostante sappiano da tempo che il suo riciclo non è né tecnicamente né economicamente sostenibile, le aziende petrolchimiche – da sole e attraverso le loro associazioni di categoria e gruppi di facciata – si sono impegnate in campagne di marketing e di educazione pubblica fraudolente, volte a ingannare il pubblico sulla fattibilità del riciclo della plastica come soluzione ai rifiuti plastici”.
Abbiamo chiesto un commento a Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica: “In 25 anni gli imballaggi in plastica avviati a riciclo in Italia sono passati da 228.000 a oltre 1.050.000 tonnellate e solo nel 2022 la Co2 evitata grazie al riciclo è stata di circa 885.00 tonnellate, come le emissione prodotte da oltre 1.000 voli a/r Roma-Tokyo – afferma Andrea Campelli, Direttore Comunicazione e Relazione Esterne Corepla – Direi che bastano questi pochi numeri a smentire la tesi secondo la quale il riciclo della plastica non è né tecnicamente, né ambientalmente sostenibile. L’Italia vanta un sistema d’eccellenza, a livello europeo, per la raccolta differenziata e il riciclo degli imballaggi, e una filiera complessa che produce risultati straordinari. Invitiamo l’associazione Center for Climate Integrity a venirci a trovare e visitare gli oltre 30 impianti di selezione e i 92 impianti di riciclo, una rete capillare di aziende che ogni giorno gestisce in maniera sostenibile il fine vita dei nostri rifiuti contribuendo a dare nuovo impulso all’innovazione del Paese”.