Dal 5 all’8 novembre, il Consorzio Nazionale per la Raccolta il Riciclo e il Recupero Imballaggi in Plastica (Corepla), sarà ad Ecomondo con dei momenti di educazione ambientale, incontri con le istituzioni e con i giovani. L’obiettivo è sensibilizzare e informare sui temi della raccolta e riciclo imballaggi in plastica in modo innovativo, contribuendo a raggiungere risultati di eccellenza nel panorama europeo. Come spiega il Consorzio, questi gli appuntamenti che si svolgeranno presso lo Spazio Agorà Conai di Ecomondo PAD.B1 Stand 110_214:
“Martedì 5 novembre ore 17, Presentazione del rapporto di sostenibilità Corepla 2023 in occasione dell’evento“Economia circolare, transizione ecologica, riciclo dei materiali: l’Italia in Europa è ancora regina?”, realizzato in collaborazione con CIRCONOMIA, il festival dell’economia circolare e della transizione ecologica. Il rapporto di Circonomia restituisce una fotografia che vede l’Italia sempre leader nell’economia circolare, prima nel tasso di riciclo dei rifiuti, vantando risultati particolarmente brillanti nel settore degli imballaggi. I buoni risultati dell’Italia nell’economia circolare sono decisamente contraddetti dall’andamento lento e incerto della nostra transizione energetica, in particolare dal dato assai negativo relativo alla decarbonizzazione, cioè al trend di diminuzione dell’utilizzo di energia fossile che è la causa principale della crisi climatica.
L’appuntamento, moderato da Emanuele Bompan, Direttore di Materia Rinnovabile, partirà proprio dai dati del Rapporto Circonomia e dal ruolo strategico che svolgono i consorzi di filiera. In apertura i saluti istituzionali di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro Ambiente e Sicurezza Energetica; seguirà la presentazione del rapporto di Circonomia,a cura di Duccio Bianchi (Ambiente Italia), che propone una classifica dei 27 Paesi dell’Unione Europea quanto a performance nell’economia circolare e nella transizione ecologica. All’incontro parteciperanno Giovanni Cassuti, Presidente di Corepla e Teresa Agovino, Ingegnera ambientale e consulente di turismo sostenibile.
Giovedì 7 novembre ore 12.30, Riciclo delle vaschette in plastica: innovazione e buone pratiche per alimentare la sostenibilità. Nel corso dell’evento si discuterà delle leve su cui puntare per chiudere il cerchio dell’economia circolare delle vaschette in plastica, un prodotto totalmente riciclabile se correttamente conferito nella raccolta differenziata. L’evento sarà moderato da Carlo Alberto Pratesi (Marketing, Innovazione e Sostenibilità Università Roma Tre) e oltre allo spazio riservato alle best practice aziendali in termini di innovazione per la sostenibilità (Claudio Bilotti, New Initiatives and sustainable products developments Manager; Pietro Spagni Amministratore delegato AMP recycling), si racconterà il punto di vista della GDO (Vittorio Brinati – responsabile acquisti materiali di consumo e packaging, Esselunga), e del consumatore (Martina Toni PhD, Roma Tre) . Concluderanno i lavori i rappresentanti dell’Istituto Ghisleri di Cremona che nel corso dell’anno hanno avuto modo di approfondire i temi legati alla sostenibilità.
Giovedì 7 novembre ore 17, II Valore delle Plastiche da Riciclo certificate nell’Economia Circolare. Una tavola rotonda che ospiterà un panel di relatori importanti in rappresentanza della filiera (Giovanni Bellomi, direttore Generale Corepla), dell’Istituto (Maria Cristina Poggesi, direttore IPPR), del mondo accademico (Carlo Alberto Pratesi, professore innovazione, marketing e sostenibilità Università Roma Tre), confindustriale (Marco Ravazzolo, direttore dell’area politiche per l’ambiente, l’energia e la mobilità Confindustria) e politico (Alberto Gusmeroli, presidente della commissione delle attività produttive della camera dei deputati) per confrontare i risultati raggiunti in Italia nell’ambito dell’utilizzo della plastica riciclata e celebrare 20 anni di IPPR. Da quando è nato, nel 2004, IPPR, L’istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, si impegna per dare valore alle materie plastiche riciclate con la certificazione Plastica Seconda Vita, una certificazione che ad oggi è stata assegnata a più di 10mila prodotti. Dalla raccolta alla nuova vita delle materie plastiche IPPR chiude il cerchio ponendo un certificato di garanzia sui prodotti e, allo stesso tempo, su un settore che è a tutti gli effetti un orgoglio nazionale: in Italia nel 2023 sono state utilizzate 1,3 milioni di tonnellate di materie plastiche riciclate per produrre nuovi oggetti, confermando una assoluta leadership in Europa.
Venerdì 8 novembre ore 11, “Plastica circolare ed esperienza al servizio della sostenibilità” Gli investimenti dell’industria della plastica, sia da parte dei produttori che dei trasformatori, stanno gradualmente trasformando il paradigma di un materiale che per definizione nasce fossile, verso una maggiore circolarità. Una tavola rotonda per fare il punto sul riciclo degli imballaggi in plastica, insieme a Giovanni Bellomi (direttore generale Corepla) e discutere su come la ricerca e l’innovazione tecnologica nel settore industriale rendono oggi possibile il riciclo anche delle frazioni plastiche che in passato erano ritenute difficili o impossibili da trattare. Dal 2021 COREPLA avvia quantitativi sperimentali di rifiuti anche a processi di riciclo diversi rispetto a quello tradizionale di tipo meccanico. Nel 2023 la quantità di plastica destinata al riciclo chimico è stata pari a 4.209 tonnellate con un aumento del 145% rispetto al 2022. Una crescita che dimostra come Corepla sia motore dell’economia circolare e leader nell’innovazione sostenibile, un vero e proprio passo avanti verso un’economia autonoma dai combustibili fossili. Insieme ad esponenti delle aziende Versalis, Foreverplast, Sabic, Plastotecnica, si aprirà un dibattito per dimostrare come l’integrazione tra i processi di riciclo meccanico e le nuove tecnologie di riciclo chimico stia permettendo al sistema nazionale di massimizzare il recupero degli imballaggi plastici post-consumo. Questo contribuirà ad aiutare l’Italia, già leader nel riciclo del packaging, a colmare il divario rispetto agli ambiziosi obiettivi europei nella filiera della plastica”.