L’ultimo bollettino climatico mensile che riporta i cambiamenti registrati a livello globale nella temperatura superficiale dell’aria, in quella del ghiaccio marino e nelle variabili idrologiche di Copernicus (Servizio per il Cambiamento Climatico implementato dal centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con il finanziamento dell’UE), ha evidenziato come nel mese di giugno il calore nell’Atlantico settentrionale non è mai stato così alto a livello globale.
“Come parte del lavoro di monitoraggio – ha fatto sapere Copernicus -, si sono anche seguiti da vicino i cambiamenti nelle temperature degli oceani, sia in relazione allo sviluppo di El Niño, sia alle eccezionali temperature elevate nell’oceano Atlantico settentrionale. Durante il mese di maggio 2023, le temperature superficiali marine a livello globale sono state più alte di qualsiasi altro maggio precedente, tendenza che è proseguita fino al mese di giugno, con l’oceano globale che ha registrato temperature superficiali marine più alte di qualsiasi altro giugno precedente”. Questi i risultati riportati:
Le temperature superficiali marine di giugno 2023
- Nell’Atlantico settentrionale sono state registrate anomalie della temperatura superficiale marina eccezionalmente calde, causate da una combinazione di correnti anomale a breve termine nell’atmosfera e di variazioni a lungo termine negli oceani
- Sono state osservate ondate di calore marine estreme in Irlanda, nel Regno Unito e nel Mar Baltico
- El Niño ha continuato a rafforzarsi nel Pacifico tropicale orientale
Temperature superficiali dell’aria di giugno 2023
- Il mese di giugno è stato il più caldo a livello globale, superando di poco più di 0.5°C la media per il periodo compreso tra il 1991 e il 2020, superando di molto il giugno 2019, precedente record.
- L’Europa nord-occidentale ha registrato temperature record a giugno
- Alcune zone del Canada, degli Stati Uniti, del Messico, dell’Asia e dell’Australia orientale sono state significativamente più calde del normale.
- L’Australia occidentale, gli Stati Uniti occidentali e la Russia occidentale sono stati più freddi del normale.
Le condizioni idrologiche di Giugno 2023
- Nel mese di giugno 2023, sono state registrate condizioni più umide della media in gran parte dell’Europa meridionale, nell’Islanda occidentale e nella Russia nord-occidentale. Le forti precipitazioni hanno provocato inondazioni in Turchia, Kosovo e Romania.
- Condizioni più secche della media sono state registrate in un’ampia fascia che si estende da ovest a est attraverso l’Europa centrale e orientale e la Scandinavia, oltre che sulla costa occidentale del Mar Nero.
- Al di fuori dell’Europa, nel mese di giugno 2023, sono state registrate condizioni più secche della media in gran parte del Nord America. Queste stesse condizioni, che hanno scatenato e favorito gravi incendi boschivi, sono state osservate anche in Russia, nel Corno d’Africa, nella maggior parte dell’Africa meridionale, in Sud America e in alcune regioni dell’Australia.
- Sono state registrate condizioni più umide della media nelle regioni extratropicali, tra cui il Nord America occidentale, le regioni dell’Asia sud-occidentale, il Giappone, il Sudafrica, il Brasile, il Cile, la Nuova Zelanda e un’ampia regione dell’Australia. Il Giappone e il Pakistan sono stati colpiti rispettivamente dal tifone Mawar e dal ciclone Biparjoy.
Il ghiaccio marino di Giugno 2023
- Nel mese di giugno 2023, il ghiaccio marino antartico ha raggiunto la sua minima estensione dall’inizio delle osservazioni satellitari con un valore del 17% al di sotto della media, superando il precedente record di giugno in modo considerevole.
- Per tutto il mese di giugno, sono stati registrati valori minimi senza precedenti dell’estensione giornaliera del ghiaccio marino antartico, per il periodo dell’anno considerato.
- Sono state registrate concentrazioni di ghiaccio marino molto inferiori alla media nel Mare settentrionale di Weddell, nel Mare orientale di Bellingshausen e nel Mare settentrionale di Ross. Concentrazioni superiori alla media hanno continuato a prevalere in un ampio settore del Mare di Amundsen.
- L’estensione del ghiaccio marino artico è stata leggermente inferiore alla media, ma ben al di sopra dei valori di giugno registrati negli ultimi otto anni.
- Concentrazioni di ghiaccio marino superiori alla media sono state registrate nei mari di Beaufort, Chukchi e Groenlandia, mentre concentrazioni inferiori alla media nel Mare di Barents, nel Mare di Kara occidentale e nella Baia di Hudson.
Carlo Buontempo, Direttore del Copernicus Climate Change Service (C3S), commenta: “Queste condizioni eccezionali nell’Atlantico settentrionale evidenziano la complessità del sistema Terra e ci ricordano l’importanza di monitorare il clima globale in tempo quasi reale. L’interazione tra la variabilità locale e globale insieme alle tendenze climatiche è essenziale per gestire al meglio i rischi e definire politiche di adattamento efficaci“. Un’analisi dettagliata di questi risultati con ulteriori materiali è disponibile qui.