L’organizzazione non profit ambientalista italiana Kyoto Club sarà presente alla Cop28 di Dubai con una propria delegazione. Il direttore scientifico Gianni Silvestrini mette in luce alcuni aspetti contraddittori ma interessanti di questa ventottesima conferenza, che potrebbero aprire scenari inediti: “La conferenza mondiale sul clima si apre il 30 novembre a Dubai negli Emirati Arabi grandi produttori di petrolio e gas – dice Silvestrini – Sembrerebbe una contraddizione, tanto più che, secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla BBC, gli Emirati si preparerebbero a trattare di affari con una quindicina di paesi. A maggior ragione è significativa, e in qualche modo stupefacente considerando il passato dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), la dichiarazione del suo direttore esecutivo, Fatih Birol, secondo cui ‘l’industria del petrolio e del gas affronterà il momento della verità alla Cop28, dovendo scegliere se continuare ad alimentare la crisi climatica o essere un attore del passaggio all’energia pulita’. Per svolgere appieno il proprio ruolo nel raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi, la IEA ha affermato che entro il 2030, il 50% degli investimenti dovrebbe essere destinato all’energia pulita. Un messaggio che cadrà nel vuoto, o che verrà raccolto da qualche paese o multinazionale del mondo Oil&Gas? La risposta a questa domanda ci segnalerà se da questa conferenza prenderà le mosse di una (certo improbabile) inversione delle politiche dei grandi produttori”.
Cop28 di Dubai, Kyoto Club: il mondo Oil&Gas si converta e sostenga la decarbonizzazione
L'organizzazione non profit ambientalista italiana Kyoto Club sarà presente alla Cop28 di Dubai con una propria delegazione. Il direttore scientifico Gianni Silvestrini mette in luce alcuni aspetti contraddittori ma interessanti di questa ventottesima conferenza, che potrebbero aprire scenari inediti