La grande manifestazione del 30 agosto convocata dal Coordinamento dei Comitati Sardi contro la speculazione energetica ha visto una vasta adesione e partecipazione da parte di tutta la comunità sarda, con migliaia di partecipanti e numerosissime adesioni da parte di ulteriori organizzazioni. Particolarmente importante è stata la solidarietà delle realtà italiane da oltremare.
È evidente che il problema della speculazione energetica sia pienamente sentito e che sia considerato urgente affrontarlo nei suoi numerosi e articolati aspetti, a cominciare proprio dalle ragioni di convocazione: il blocco immediato dei progetti approvati e in fase di realizzazione.
Una mobilitazione così imponente avrebbe meritato maggiore considerazione da parte del Consiglio e della Giunta Regionale. È preoccupante che organi rappresentativi del popolo sardo diano come risposta alle manifestazioni il silenzio e l’indifferenza. L’atteggiamento delle istituzioni ha fatto maturare nuove sinergie con le associazioni in prima linea per la difesa dell’ambiente e con le comunità mobilitate.
L’unione delle forze sarà determinante per la promozione di una transizione veramente ecologica, giusta e democratica che si basa su:
Vero coinvolgimento delle comunità nelle scelte strategiche ed energetiche della Sardegna
Dismissione della produzione energetica da fonti fossili e il rifiuto dell’uso di nuove fonti fossili come il metano
Il Coordinamento, proprio a seguito dell’esito della manifestazione, è ancora più determinato a proseguire la sua attività ribadendo le richieste e le proposte contenute nel documento presentato all’incontro convocato dall’ANCI Sardegna, tenutosi ad Abbasanta il 31 luglio 2024.
Per queste ragioni concentrerà le proprie attività su:
Definizione di una proposta di legge quadro a livello regionale, attraverso il coinvolgimento di associazioni come Italia Nostra, Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE, Gruppo d’Intervento Giuridico – GrIG, Lega Italiana Protezione Uccelli – LIPU e diverse professionalità di settore
Sostegno al ricorso di Italia Nostra alla Commissione Europea contro il Governo Italiano
Appoggio alla moratoria italiana proposta dal GrIG e in collaborazione con comitati e associazioni d’oltremare, con l’obiettivo di una revisione della legislazione statale sulle rinnovabili
Richiesta ai parlamentari e senatori sardi affinché si facciano promotori di una norma nazionale che riconosca la gravità della situazione della Sardegna in riferimento alla speculazione energetica e del rispetto delle prerogative statutarie
Richiesta alla Giunta Regionale affinché avvii gli espropri degli impianti di produzione energetica da FER, a iniziare da quelli in fase di realizzazione come l’impianto eolico di Santu Miali a Villacidro; ciò in virtù di quanto previsto dal combinato disposto della Costituzione Italiana e il nostro statuto speciale
Il Coordinamento, inoltre, accoglie l’invito alla conferenza promossa dall’antropologo Bachisio Bandinu a cui dà la disponibilità a partecipare presentando in quella sede una propria proposta programmatica come avvenuto al precedente incontro promosso dall’ANCI.
Nei prossimi giorni si esprimerà sul disegno di legge regionale approvato in data odierna dalla Giunta Regionale.
Invitiamo cittadine e cittadini a unirsi alla nostra causa. Insieme possiamo costruire un futuro sostenibile per la Sardegna.