Obbligo di contenuto riciclato nelle bottiglie in PET, i chiarimenti del MASE

Il Ministero, nella nota inviata a Conai, Coripet e Corepla, chiarisce le modalità di calcolo del contenuto minimo di plastica riciclata nelle bottiglie per bevande, specificando obblighi per produttori e consorzi, tempistiche di adeguamento e obiettivi nazionali vincolanti, in linea con le direttive europee per una gestione sostenibile delle risorse e il raggiungimento dell’economia circolare

contenuto riciclato bottiglie PET

Con una nota ufficiale del 23 dicembre 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha fornito importanti chiarimenti sull’implementazione dell’obbligo di utilizzo di contenuto un plastica riciclato (R-PET) nelle bottiglie per bevande.

La Decisione della Commissione Europea 2023/2683 stabilisce che la quota di plastica riciclata deve essere calcolata considerando il peso totale di tutte le componenti plastiche delle bottiglie, ovvero corpo, tappi ed etichette. È obbligatorio rispettare un contenuto minimo del 25% di R-PET, calcolato sul peso complessivo. Inoltre, la percentuale di contenuto riciclato per ciascuna componente deve essere dichiarata seguendo il regolamento (UE) 2022/1616, che specifica le modalità di rendicontazione.

La direttiva SUP, all’articolo 6, paragrafo 5, impone che, a partire dal 2025, ogni Stato membro garantisca un contenuto medio minimo di 25% di plastica riciclata nelle bottiglie in PET immesse sul mercato. Questo obiettivo può essere calcolato come media nazionale, per operatore economico o per singola bottiglia. Entro il 2025, ciascun operatore dovrà assicurare che tutte le bottiglie introdotte sul mercato nazionale rispettino questa soglia, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo nazionale vincolante.

In merito agli obblighi per i sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), i consorzi e i sistemi autonomi di filiera dovranno garantire l’adempimento delle disposizioni, collaborando con gli operatori industriali. Sarà fondamentale assicurare la trasmissione accurata e completa dei dati richiesti per il reporting nazionale e la successiva validazione da parte di ISPRA.

Queste misure segnano un ulteriore passo verso la transizione ecologica, contribuendo alla gestione sostenibile delle risorse e alla riduzione dell’impatto ambientale della plastica. L’adeguamento alle nuove normative rappresenta un impegno necessario per raggiungere gli obiettivi europei di economia circolare.

Parole chiave: contenuto riciclato, PET, R-PET, Ministero dell’Ambiente, economia circolare, direttiva SUP, regolamento UE.