Venerdì 12 gennaio, durante il primo Consiglio sul cibo di Roma è stato eletto Fabio Ciconte come primo presidente. Il Consiglio, si ricorda, era stato convocato per la prima volta lo scorso 27 ottobre nell’assemblea pubblica in cui si tenne la terza conferenza cittadina sull’agricoltura.
Lo scorso 12 gennaio, nella Sala Giulio Cesare in Campidoglio, Fabio Ciconte è stato eletto con 61 voti sui 100 espressi, prevalendo su Sara Virgilio. “Gli altri due competitori, Davide Marino e Massimo Fiorio hanno ritirato le proprie candidature”, spiega il Campidoglio.
“Direttore e co-fondatore dell’Associazione ambientalista Terra!, saggista ed esperto di agricoltura e filiere alimentari, impegnato in battaglie ambientali e sociali come quella contro il caporalato, collaboratore di Geo su Rai Tre e di diverse testate, Ciconte è stato uno dei principali artefici del comitato che ha costruito il percorso partecipato che ha portato all’approvazione della delibera 38 del 2021 con cui l’Assemblea capitolina ha individuato gli indirizzi per attuare la food policy di Roma”, ha continuato il Campidoglio.
“Desidero esprimere una grande soddisfazione per l’elezione a primo presidente del Consiglio del cibo di Fabio Ciconte, una figura di alto profilo la cui esperienza e competenza saranno preziose per la costruzione delle politiche del cibo della città di Roma. Con questa elezione si apre una nuova fase con cui si darà nuovo impulso alle azioni necessarie a elaborare un piano del cibo che deve diventare parte integrante della programmazione urbana e rafforzare il ruolo del Consiglio come alleanza tra ricercatori, associazioni, produttori, cooperative e organizzazioni impegnate nella promozione delle filiere alimentari, nell’equo accesso al cibo di qualità per tutti, nella sostenibilità del sistema agroalimentare romano. La food policy di Roma rappresenta davvero un unicum per essere frutto di un processo partecipativo ‘dal basso’ e può costituire un modello virtuoso per il futuro dei sistemi alimentari nelle città italiane ed europee. Ringrazio i coordinatori dei tavoli tematici per la grande capacità di coinvolgimento di associazioni e cittadini e per il prezioso contributo di stimolo alla discussione e all’elaborazione di contenuti su cui si è articolato il lavoro fin qui svolto. Ringrazio Sara Virgilio, Davide Marino e Massimo Fiorio per la loro candidatura e per aver voluto impegnarsi, offrendo le loro competenze, alla guida del Consiglio. Un particolare ringraziamento va a Giammarco Palmieri per il grande lavoro svolto come presidente nella prima fase di lavoro del Consiglio e per il contributo che continuerà a dare alla Food policy di Roma”, ha commentato Sabrina Alfonsi assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti.
“Queste è stata soprattutto una giornata importante per la città e per le politiche del cibo perché per la prima volta nasce uno strumento di partecipazione che avrà il compito di dare impulso a una strategia per il cibo in città che sappia tenere insieme le tante questioni legate ai sistemi alimentari: lo spreco, i cambiamenti climatici, la povertà e l’insicurezza alimentare, l’accesso a un cibo sano e giusto, la tutela e la valorizzazione del mondo agricolo e dei loro prodotti, il rapporto città campagna. C’è molto, moltissimo da fare, e il consiglio del cibo con le sue tante sensibilità sono certo riuscirà a fare la sua parte come ha dimostrato fino a qui. Io farò del mio meglio per continuare a dare una mano a questo percorso che accompagniamo e animiamo orami da diversi anni”, ha commentato il primo presidente del Consiglio sul cibo Fabio Ciconte.
La food policy di Roma Capitale e il Consiglio del Cibo
“Il lavoro sulla Food policy ha preso avvio nei primi mesi del 2022 e si è strutturato su 7 tavoli tematici che hanno lavorato sui diversi aspetti delle politiche legate al diritto all’accesso al cibo sano, alla ristorazione scolastica ed educazione alimentare, alla distribuzione e logistica, alla valorizzazione delle filiere territoriali, alla promozione culturale gastronomica della qualità”, ha ricordato nella nota il Campidoglio.
“Un grande lavoro – prosegue la nota – è stato fatto sul tema del contrasto allo spreco alimentare, uno degli assi fondamentali delle azioni della Food Policy di Roma, con iniziative di solidarietà in favore delle persone svantaggiate e stabilendo reti di collaborazione con le mense scolastiche, con i mercati rionali e con le associazioni impegnate nel recupero delle eccedenze alimentari. Un altro importante asse di lavoro ha portato alle adesioni di Roma ad Associazioni nazionali come quella delle Città dell’olio e dei Comuni Enoturistici e alla partecipazione a grandi eventi come il Salone del Gusto di SlowFood a Torino, la fiera internazionale Vinitaly a Verona e il Villaggio Coldiretti al Circo Massimo”.
“La prima fase del percorso della Food policy di Roma ha avuto tappe importanti con l’approvazione del regolamento del Consiglio del Cibo da parte dell’Assemblea Capitolina nell’aprile 2023 e l’istituzione ufficiale del Consiglio attraverso un bando del giugno 2023 cui hanno aderito 147 soggetti portatori d’interesse del comparto agroalimentare: associazioni di categoria, reti d’impresa, cooperative e aziende, associazioni del terzo settore, università ed enti di ricerca tra i quali, ad esempio, Coldiretti Roma, SlowFood, Confederazione Italiana Agricoltori, Lega Coop, Associazione Terra!, Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e Acli”, ha concluso il Campidoglio.