Conoe ad Ecomondo 2024: dalle sfide sui biocarburanti alla raccolta nelle grandi città

Durante i quattro giorni di Ecomondo 2024 il Consorzio per il recupero e il riciclo degli oli vegetali esausti affronta i temi di maggiore attualità nel settore. Con il presidente, Tommaso Campanile, abbiamo parlato soprattutto della raccolta del rifiuto domestico nei centri urbani, in particolare nelle città di Torino e Genova, dove grazie alle amministrazioni comunali si sono chiusi accordi con le rispettive aziende municipalizzate di igiene urbana

Anche nel 2024 il Consorzio per il recupero e il riciclo degli oli vegetali esausti, CONOE, è presente alla 27° edizione di Ecomondo dal 5 all’8 novembre presso la Fiera di Rimini. L’evento è l’occasione per mettere nuovamente in evidenza ancora una volta i risultati dello scorso anno, quando il CONOE ha raccolto circa 100.000 tonnellate di oli vegetali esausti, principalmente provenienti da attività professionali. Di queste, oltre il 95% è stato avviato al recupero nella produzione di biodiesel.

Il dato sottolinea l’importanza cruciale dell’attività del Consorzio nel ridurre gli impatti ambientali e promuovere l’economia circolare. Da notare che i rifiuti generati in Italia sono costituiti per il 38% dal settore professionale (industria, ristorazione e artigianato) e per il 62% da attività domestiche.

Durante i quattro giorni di Ecomondo il Consorzio affronta i temi di maggiore attualità nel settore degli oli vegetali esausti: il principale è quello dei biocarburanti, la cui produzione in questo momento vede una consistente diminuzione di utilizzo degli oli esausti con un conseguente grave rischio per l’economia circolare generata dalla filiera e un potenziale danno ambientale.

Si parla poi degli accordi del Consorzio con la GDO e della raccolta del rifiuto domestico su aree private per passare alle esperienze e ai progetti nei grandi centri urbani, in particolare nelle città di Torino e Genova, dove grazie alle Amministrazioni comunali si sono chiusi accordi con le rispettive aziende municipalizzate di raccolta e con la città di Roma con la quale si sta avviando un percorso di collaborazione. Infine, insieme a Legambiente, il Consorzio ribadisce il valore del recupero degli oli vegetali esausti e della propria filiera, sia in termini ambientali ma anche in termini economici e sociali.

“In questo periodo in cui assistiamo a segnali sempre più devastanti della crisi climatica in atto, il riutilizzo di oli vegetali esausti, come materia prima seconda, deve essere ancora più incentivato” dichiara il Presidente Tommaso Campanile, che sottolinea: “Il nostro impegno per affermare il ruolo chiave dell’UCO nella produzione di biocarburanti così come nella ricerca di soluzioni alternative per il reimpiego degli oli rigenerati è sempre più forte”.

Tommaso Campanile, presidente Conoe

In tale cornice, prosegue il Direttore Francesco Mancini “il CONOE ha sviluppato e sta sviluppando progetti territoriali per promuovere buone pratiche sulla raccolta domestica. Nell’anno che si sta chiudendo il Conoe ha supportato le Amministrazioni di Genova e Torino nella realizzazione di progetti dedicati, fornendo assistenza nelle attività di progettazione del servizio di raccolta e nella successiva fase di redazione e di accompagnamento alle campagne di sensibilizzazione e comunicazione. In maniera analoga abbiamo impostato il lavoro anche per la città di Roma”.

Infine, la sensibilizzazione ambientale inizia dalle aule scolastiche, e il CONOE riconosce il ruolo cruciale delle scuole nell’educare le future generazioni. Con il claim “Crescere circolari” durante Ecomondo il Consorzio mette a disposizione delle scolaresche incontri conoscitivi e divertenti, con giochi e quiz sulla raccolta degli oli esausti forniti da Robidone, il famoso robot ecologico in grado di comunicare in maniere efficace e semplice i principi dell’economia circolare.