Comunità energetiche, Roma: presentato il Regolamento per aree e impianti solari fotovoltaici

Il regolamento permetterà di costituire CER su edifici in riqualificazione e di utilizzare i tetti di scuole e altri edifici comunali per impianti solari a servizio di comunità energetiche promosse da enti del terzo settore. La prima CER è già attiva sul tetto dell’istituto Leonarda Vaccari, un progetto che coniuga obiettivi ambientali e sociali. Diversi progetti di CER sono pronti a partire in vari quartieri di Roma, con l'obiettivo di aiutare le famiglie in condizioni di povertà energetica

Credit foto: Roma Capitale

Il 10 febbraio, durante un convegno sui progetti per le Comunità energetiche, il Campidoglio ha presentato il “Regolamento per la messa a disposizione di aree e impianti solari fotovoltaici di Roma Capitale a favore di comunità energetiche rinnovabili solidali”, il primo – dice – approvato da un Comune italiano.

Come spiega una nota, sono stati approfonditi gli obiettivi sociali e le sfide di fattibilità economica di vari progetti che Roma Capitale sta portando avanti con tutte le realtà impegnate per la diffusione dei nuovi modelli di condivisione di energia da fonti rinnovabili resi possibili dalle Direttive Europee: Forum del Terzo Settore, Coordinamento Cers Roma, di Banco dell’Energia, Fondazione Charlemagne, BCC Roma, Banca Etica, Banca Intesa San Paolo. 

Grazie al Regolamento – precisa il Campidoglio – è infatti possibile sia costituire CER su impianti installati su edifici di Roma Capitale in corso di riqualificazione, attraverso le risorse del PNRR e del CIS, che utilizzare i tetti di scuole ed edifici del Comune per realizzare impianti solari a servizio di comunità energetiche promosse da Enti del Terzo Settore.

A Roma – prosegue – è già attiva la prima comunità energetica, un progetto esemplare di come gli obiettivi ambientali e sociali possano viaggiare bene assieme. Sul tetto dell’istituto Leonarda Vaccari, è stato infatti installato un impianto fotovoltaico da 82 kW che produce energia elettrica per una struttura che si occupa di persone con disabilità fisica e mentale, di bambini affetti da autismo, consentendo importanti risparmi in bolletta per l’istituto a cui si aggiungono gli incentivi della comunità energetica sull’energia immessa in rete e condivisa con altre associazioni e realtà sociali del quartiere Prati. Il progetto è stato realizzato su un edificio di Roma Capitale, affidato in concessione e finanziato dalla Fondazione Banco dell’Energia, un ente filantropico la cui missione è fornire supporto alle persone in difficoltà economica e sociale attraverso progetti mirati a contrastare la povertà energetica. 

Sono diversi i progetti di CER presentati – spiega la nota – e pronti a partire, ad esempio a Casal de Pazzi, Don Bosco, Quarticciolo, Corviale, Esquilino, Centocelle, Garbatella, Monteverde. Obiettivo dell’Amministrazione è di dare supporto a tutte le iniziative che puntano ad aiutare famiglie in condizioni di povertà energetica, al recupero di spazi pubblici con interventi di messa a dimora di nuovi alberi e altri progetti sociali, lavorando con i Municipi, con la rete delle comunità energetiche solidali di Roma e con il Forum del Terzo Settore.

“Oggi presentiamo i primi risultati di un lavoro unico in Italia, perché vogliamo fare di Roma un laboratorio di innovazione che tiene assieme sia la sfida ambientale che quella sociale. Le comunità energetiche possono rappresentare uno strumento importante per rispondere a una delle sfide più delicate della transizione energetica; quella di essere davvero un’opportunità per tutte e per tutti. Con il regolamento sulle CER, il primo approvato da un comune italiano, Roma crea le condizioni per avviare progettualità in tutti i quartieri” ha spiegato il Sindaco Gualtieri.

Nella capitale – conclude il Campidoglio – la diffusione di installazioni solari è in crescita; nel 2023 e 2024 con i numeri più alti di sempre, raggiungendo un totale installato di 354 MW distribuiti tra oltre 29mila impianti. Si tratta di un dato positivo per ragioni climatiche ma anche economiche, perché oggi il fotovoltaico rappresenta la soluzione più efficiente e strutturale per ridurre le bollette. Ma l’obiettivo del Comune è anche di fare in modo che queste opportunità siano accessibili anche a chi oggi è in difficoltà, per chi fatica a pagare luce e gas, per quella crescente fascia di popolazione in condizioni di povertà energetica.