Un nuovo rapporto su come le comunità energetiche possono aumentare l’efficienza del sistema locale è stato presentato oggi da smartEn, l’associazione imprenditoriale europea che integra le soluzioni consumer-driven della transizione verso l’energia pulita.
Il documento identifica come le comunità energetiche possono rafforzare il proprio modello di business, ottimizzando al contempo l’uso della rete esistente, ritardando ed evitando l’espansione della rete, integrando più energie rinnovabili, elettrificando i trasporti e gli edifici. Il rapporto esplora inoltre i servizi di supporto che potrebbero contribuire all’ulteriore sviluppo e ampliamento delle comunità energetiche, nonché raccomandazioni che potrebbero aumentarne l’efficienza e l’efficacia.
I punti chiave di questi documenti sono i seguenti:
• Le comunità dell’energia possono generare risparmi grazie all’autoconsumo collettivo, all’elusione degli oneri della rete di trasmissione, all’espansione della rete e all’aumento della resilienza;
• Servizi di finanziamento, aggregazione, facilitazione e analisi delle informazioni potrebbero aiutare a far crescere le comunità energetiche;
• Per liberare il loro potenziale, gli Stati membri dovrebbero attuare pienamente il Clean Energy Package, rimuovere le limitazioni arbitrarie degli impianti geografici e locali, incoraggiare il coinvolgimento delle PMI e C&I e rivedere le tariffe delle reti nazionali;
• La Commissione dovrebbe contribuire all’armonizzazione delle norme e dei regolamenti tra gli Stati membri dell’UE e garantire la trasparenza del DSO.
Il report è stato presentato dall’autrice principale Layla Sawyer in un webinar smartEn.
Michael Villa, Direttore Esecutivo di smartEn, ha sottolineato: “Le Comunità Energetiche hanno un ruolo molto importante da svolgere nella transizione energetica. Sebbene possano fornire molti tipi diversi di servizi ai loro membri, come smartEn, siamo particolarmente interessati a come possono contribuire a integrare più energie rinnovabili utilizzando la rete locale nel modo più efficiente possibile”.
Luisa Matos, co-fondatrice di Cleanwatts, Chief Innovation Officer e Chief Operation Officer, Sarah Jane Jucker, co-fondatrice e Managing Partner di EPQ, e Cristina Mata Yandiola, rappresentante di Powerledger Europa, hanno presentato casi di studio provenienti da Portogallo, Italia e Australia che ritraggono l’enorme contributo delle Comunità Energetiche alla partecipazione attiva degli utenti finali e dei cittadini.
Come affermato nel recente rapporto sullo stato dell’Unione dell’energia, almeno 2 milioni di persone nell’UE sono già coinvolte in oltre 7700 comunità energetiche e il coinvolgimento è in aumento. Hanno anche contribuito fino al 7% della capacità installata a livello nazionale di rinnovabili, stimata in 6,3 GW.
Qui i link al rapporto.