Dopo numerosi mesi di attesa per la pubblicazione delle normative necessarie a promuovere le comunità energetiche rinnovabili in Italia, l’associazione Rinascimento Green decide di agire immediatamente per esercitare pressione sul Governo.
Nonostante gli impegni presi nelle sedi europee e le dichiarate intenzioni di promuovere una transizione industriale verso fonti di energia pulita, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica continua ad esitare nella pubblicazione dei decreti attuativi per le CER. In risposta a questa situazione, Rinascimento Green ha preso l’iniziativa e ha lanciato una petizione mirata per esercitare pressione sul Governo. Questa petizione è intitolata “Chiediamo l’emanazione dei decreti attuativi! Sì alle Comunità Energetiche!”. Questa iniziativa ha già ricevuto il sostegno di numerosi rappresentanti delle comunità energetiche rinnovabili in tutta Italia.
“Le comunità energetiche rinnovabili rappresentano una risorsa strategica per il contrasto alla povertà energetica, la diffusione di ricchezza sui territori e la lotta alla crisi climatica. Il Governo sta privando gli italiani di questo enorme potenziale, mentre dal Sud al Nord del paese decine di progetti sarebbero già pronti a partire. Il decreto legislativo 199/2021, recependo la direttiva europea 2018/2011, ha introdotto il soggetto giuridico delle comunità energetiche rinnovabili (CER), delineando strumenti e regolamentazione, ma soprattutto i finanziamenti a fondo perduto e gli incentivi, oltre due miliardi di euro del PNRR, per favorirne l’adozione anche in Italia. Tutto questo però resta solo su carta, fin quando non verranno pubblicati gli agognati decreti attuativi, in ritardo crescente ormai di mesi” denuncia Stephanie Brancaforte, direttrice di Rinascimento Green.
Tra la prime realtà che hanno manifestato il loro endorsement all’iniziativa figura CER Vitinia, la prima comunità energetica nata a Roma, nella persona del promotore Michele Moretti: “Da troppo tempo ormai cittadinanza, associazioni e imprese di settore sono prigionieri di un limbo, in attesa che il Governo emani una volta per tutte i decreti attuativi che permettano di trasformare le comunità energetiche rinnovabili in una realtà diffusa e concreta. Il potenziale delle CER è enorme, tantissimi soggetti si dimostrano interessati alle possibilità che questo strumento può offrire. Procedere all’approvazione dei decreti attuativi, quindi agevolare concretamente lo sviluppo delle comunità energetiche, significherebbe agire in favore della crescita dei territori e delle economie locali” conclude Moretti.
Le comunità energetiche rinnovabili rappresentano un modello unico e promettente composto da gruppi di cittadini, piccole e medie imprese, enti e organizzazioni che collaborano per produrre la propria energia da fonti rinnovabili. Questo modello crea un efficace meccanismo di autosufficienza energetica ed economia circolare a livello locale. L’adesione a queste comunità permette di diventare praticamente indipendenti dalle fluttuazioni dei prezzi dell’energia, mantenendo stabili le spese energetiche. Inoltre, queste comunità hanno un forte impatto sociale, contribuendo al contrasto alla povertà energetica grazie alla riduzione delle bollette energetiche, alla condivisione della ricchezza nelle comunità locali e alla lotta contro lo spreco.
Ma non è tutto: in un periodo storico in cui gli effetti devastanti della crisi climatica si manifestano con eventi atmosferici straordinari e record di temperature in tutto il mondo, le comunità energetiche rinnovabili emergono come una delle tecnologie più promettenti per affrontare questa sfida.