Comuni ricicloni Veneto, la Regione si conferma un’eccellenza nella raccolta differenziata

Presentato a Rovigo il rapporto regionale "Comuni Ricicloni e rifiuti free" del Veneto, realizzato da Legambiente su dati Arpav, per evidenziare le migliori performance nella gestione efficiente dei rifiuti. L'iniziativa, com'è noto, premia i Comuni che inviano a smaltimento meno di 75 kg. "Una fotografia chiara e incoraggiante di una regione che si conferma leader a livello nazionale" dice Legambiente. Treviso sempre prima tra le città capoluogo con 87,2%, Belluno stabile a 86,2%, Rovigo al terzo posto con l’83% di raccolta differenziata. Vicenza retrocede al 73,4% Padova staziona al 64,5%, Venezia al 63%. Male Verona che scende al 53,4%

Presentato a Rovigo il rapporto regionale “Comuni Ricicloni e rifiuti free” del Veneto, realizzato da Legambiente su dati Arpav, per evidenziare le migliori performance nella gestione efficiente dei rifiuti. L’iniziativa, com’è noto, premia i Comuni che inviano a smaltimento meno di 75 kg. “Una fotografia chiara e incoraggiante di una regione sempre più protagonista nella gestione sostenibile dei rifiuti, che si conferma leader a livello nazionale – dice Legambiente – dimostrando come una visione strategica e una collaborazione solida possano generare risultati concreti e duraturi”.

Un ruolo determinante in questo percorso lo ha avuto il Piano Rifiuti del Veneto, sottolinea l’associazione, aggiornato nel 2022. “La sua approvazione è stata un atto di coraggio da parte della giunta e del consiglio regionale, che hanno scelto di fissare obiettivi ambiziosi, con il pieno sostegno operativo di ARPAV, dei consigli di bacino, dei comuni e dei cittadini. Questo lavoro corale ha dato slancio al sistema di gestione dei rifiuti, stimolando un approccio più responsabile e innovativo. Un esempio per tutti è stata l’introduzione della gestione dei flussi da parte della regione consentendo una pianificazione a lungo termine ed evitando sperequazioni territoriali, strada su cui si colloca anche la tariffa unica di smaltimento di prossima approvazione”.

I risultati del 2023 testimoniano l’efficacia del piano: nonostante un incremento del 2,1% nella produzione complessiva di rifiuti, la raccolta differenziata è aumentata del 3,5%, mantenendo pressoché invariata la produzione pro capite di rifiuto urbano residuo (RUR). Questo dimostra non solo la resilienza del sistema veneto, ma anche la capacità di rispondere alle sfide con maggiore efficienza.

Analizzando il territorio, emergono eccellenze come i bacini di Destra e Sinistra Piave nel trevigiano, il comprensorio di Belluno e la zona di Verona Sud. Particolarmente significativo è il caso del Consiglio di bacino di Rovigo, che ha ridotto il rifiuto residuo del 17,2% in un solo anno grazie all’introduzione della tariffa unica di bacino e a un sistema di raccolta porta a porta spinto. Questi interventi, basati su modelli responsabilizzanti, hanno dimostrato come innovazione e determinazione possano trasformare le performance di un intero territorio.

Il rapporto, come detto, premia le eccellenze dei Comuni ricicloni e Rifiuti free ovvero quelli che inviano a smaltimento meno di 75 kg. A differenza dei dati di RUR (rifiuto urbano residuo), che rappresenta sostanzialmente solo ciò che viene conferito come secco indifferenziato, nel rifiuto a smaltimento vengono considerate anche altre frazioni come gli ingombranti a smaltimento e a recupero energetico, lo spazzamento a smaltimento e lo scarto della raccolta differenziata di alcune frazioni. Il dato della RUR viene comunque riportato nelle tabelle in quanto è un parametro importante, assieme alla percentuale di raccolta differenziata ed al rifiuto pro-capite prodotto per il raggiungimento degli obiettivi di piano e per determinare l’efficacia della raccolta. Per la redazione delle classifiche dei Comuni ricicloni Veneto 2024 sono stati utilizzati i dati certificati forniti dall’Osservatorio Regionale Rifiuti di ARPAV per l’anno 2023. L’Osservatorio raccoglie ogni anno i dati forniti dai comuni come quantitativi suddivisi per CER (Codice Europeo dei Rifiuti) che individua in maniera univoca le tipologie di rifiuto in base all’origine del processo che li ha prodotti.  Ai fini del calcolo della produzione pro capite, viene utilizzato il dato “abitanti equivalenti” al posto di “abitanti”, in modo da ridistribuire la produzione di rifiuti (sia totali che a smaltimento) provando a considerare i flussi turistici.

Sono 110 i comuni che raggiungono il prestigioso obiettivo ma questi salgono a 310 (+11 rispetto all’anno precedente) se consideriamo quelli che raggiungono solo il titolo di Comune Riciclone ovvero che conferiscono meno di 80 kg di indifferenziata all’anno pro-capite come previsto dal piano rifiuti regionale.

I Comuni più ricicloni sono i più piccoli: per la categoria dei comuni con meno di 5000 residenti, guidano la classifica Sarmede (Tv), con 52 kg di rifiuto inviato a smaltimento all’anno per abitante e 90,2% di raccolta differenziata. Seguono Cappella Maggiore (Tv) con 53 kg/ab_eq e 91,8% di Rd e Miane (Tv) con 54,2 kg e 91,9% di Rd.