La Commissione Europea ha varato il suo nuovo Impegno per un consumo verde (Green Consumption Pledge), la prima iniziativa realizzata nell’ambito della nuova agenda dei consumatori. L’impegno per un consumo sostenibile rientra nel patto europeo per il clima, un’iniziativa a livello UE col quale si invitano i cittadini, le comunità e le organizzazioni a partecipare all’azione per il clima e a costruire un’Europa più verde. Con la loro firma, le imprese si impegnano a intensificare il loro contributo alla transizione verde. Gli impegni sono stati messi a punto congiuntamente dalla Commissione e le imprese. Questi impegni mirano a intensificare il contributo delle aziende a una ripresa economica sostenibile e rafforzare la fiducia dei consumatori nelle loro prestazioni ambientali e nei loro prodotti. Il gruppo Colruyt, Decathlon, il gruppo LEGO, L’Oréal e Renewd sono le prime imprese pioneristiche a partecipare a questo progetto pilota. I risultati di questi impegni per un consumo verde saranno valutati tra un anno, prima dell’adozione delle misure successive.
Transizione verde
La transizione verde è una delle priorità fondamentali della nuova agenda dei consumatori, volta ad assicurare la disponibilità di prodotti sostenibili sul mercato dell’UE e di informazioni più adeguate che consentano ai consumatori di compiere scelte informate. Tenuto conto del ruolo fondamentale che l’industria e gli operatori commerciali svolgono a monte, è essenziale che le proposte legislative siano integrate da iniziative volontarie e non normative rivolte ai pionieri del settore desiderosi di sostenere la transizione verde. L’impegno verde è una delle iniziative non normative della nuova agenda dei consumatori.
L’impegno per il consumo verde è una delle iniziative intraprese dalla Commissione per consentire ai consumatori di compiere scelte più sostenibili. Un’altra iniziativa è la proposta legislativa sulle giustificazioni delle dichiarazioni ambientali che la Commissione adotterà nel corso del 2021. Questa iniziativa imporrà alle imprese di dimostrare la veridicità delle affermazioni relative all’impatto ambientale dei loro prodotti e servizi mediante l’utilizzo di metodi standard per la loro quantificazione. L’obiettivo è rendere le dichiarazioni affidabili, comparabili e verificabili in tutta l’UE, riducendo così l’ecologismo di facciata (il comportamento con cui le imprese presentano il loro impatto ambientale in modo ingannevole). Ciò dovrebbe aiutare gli acquirenti e gli investitori commerciali a prendere decisioni più sostenibili e ad aumentare la fiducia dei consumatori nei marchi di qualità ecologica e nelle informazioni sull’impatto ambientale.
Dettagli del Green Consumption Pledge
L’impegno per il consumo verde si basa su un insieme di cinque impegni fondamentali. Per aderirvi, le imprese si impegnano a realizzare azioni ambiziose per migliorare il loro impatto ambientale e aiutare i consumatori a effettuare acquisti più sostenibili. Devono adottare misure concrete in almeno tre dei cinque settori oggetto dell’impegno e devono dimostrare i progressi compiuti con dei dati che devono essere resi pubblici. Ogni impresa aderente collaborerà con la Commissione in piena trasparenza per assicurare che i progressi compiuti siano affidabili e verificabili. I cinque ambiti oggetto dell’impegno sono i seguenti:
- calcolare l’impronta di carbonio dell’impresa, catena di approvvigionamento compresa, avvalendosi della metodologia di calcolo o del sistema di gestione ambientale messi a punto dalla Commissione, e stabilire procedure adeguate improntate al dovere di diligenza al fine di conseguire riduzioni dell’impronta in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi.
- calcolare l’impronta di carbonio di determinati prodotti di punta dell’impresa, utilizzando la metodologia approvata dalla Commissione, e conseguire riduzioni dell’impronta dei prodotti selezionati, rendendo pubblici i dati dei progressi realizzati;
- aumentare la quota dei prodotti o servizi sostenibili nelle vendite totali dell’impresa o del comparto aziendale selezionato;
- assegnare una parte della spesa destinata alle relazioni pubbliche dell’impresa alla promozione di pratiche sostenibili in linea con l’attuazione, da parte della Commissione, delle politiche e delle azioni del Green Deal europeo;
- assicurare che le informazioni sulle impronte di carbonio dell’azienda e dei prodotti fornite ai consumatori siano facilmente accessibili, precise e chiare, e mantenerle aggiornate nel caso di eventuali riduzioni o aumenti di tali impronte.
L’iniziativa Impegno per il consumo verde si incentra su prodotti non alimentari ed è complementare al codice di condotta che sarà varato domani, 26 gennaio, nell’ambito della strategia Dal produttore al consumatore. Il codice di condotta riunirà i portatori di interessi del sistema alimentare affinché assumano impegni a favore di pratiche commerciali e di marketing responsabili.
Didier Reynders, Commissario per la Giustizia, ha dichiarato: “L’autunno scorso, quando abbiamo pubblicato la nuova agenda dei consumatori, volevamo mettere i consumatori in condizione di compiere scelte ecologiche. Per operare scelte consapevoli, hanno bisogno di maggiore trasparenza in merito all’impronta di carbonio e alla sostenibilità delle imprese: è questo l’oggetto dell’iniziativa odierna. Accolgo con particolare piacere l’adesione delle cinque imprese a questa iniziativa e plaudo al loro impegno a favore di un consumo sostenibile al di là di quanto richiesto dalla legge. Attendo con interesse di collaborare con molte altre imprese per promuovere ulteriormente il consumo sostenibile nell’UE”.
Prossime tappe
Tutte le imprese dei settori non alimentari e le imprese del settore al dettaglio che vendono prodotti alimentari o di altro tipo interessate ad aderire all’impegno verde possono contattare la Commissione europea entro la fine di marzo 2021.
Questa fase pilota iniziale dell’impegno per il consumo verde sarà completata entro gennaio 2022. Prima di adottare ulteriori misure, il funzionamento di questa iniziativa sarà valutato in consultazione con le imprese partecipanti, le organizzazioni dei consumatori pertinenti e altri portatori di interessi.