L’indagine svolta dall’Osservatorio Waste Watcher International (WWI) per Comieco (2022) ha investigato i comportamenti e le abitudini alimentari degli italiani e riporta nell’aggiornamento del 2023, a distanza di svariati mesi dalla fine della pandemia, un consolidamento del consumo di cibo attraverso il delivery.
Il cartone della pizza è sicuramente il contenitore più gettonato, infatti il 53% degli intervistati lo utilizza come base al posto del piatto, con punte quasi del 60% per la fascia di età 18-44, lavoratori, famiglie molto numerose. Le motivazioni? Comodità, evitare sprechi e perdite di tempo. Per le altre tipologie di cibo da asporto i rispondenti si comportano in modo diverso, solo il 35% consuma con una frequenza molto alta il cibo nei contenitori dell’asporto. Anche per questi contenitori vi è una maggiore frequenza tra i più giovani (18-34) i lavoratori, famiglie numerose.
Le abitudini degli italiani stanno cambiando: si è passati all’attuale 35% degli intervistati che dichiarano di consumare il cibo all’interno del contenitore dell’asporto e al 29% di chi non lo fa rispetto al dato del 2015 (anno in cui Comieco fece un primo approfondimento sul tema con WWI) in cui solo il 5% dei rispondenti dichiarava di consumare il cibo all’interno dei contenitore dell’asporto mentre il 72% sottolineava il fatto di non farlo mai o solo molto raramente.
Il contenitore del cibo consegnato a casa può anche essere il criterio per la scelta del ristorante delivery e lo è per il 33% dei consumatori intervistati. Dopo la qualità del cibo, è la qualità del packaging a orientare le scelte dei consumatori per il delivery.
La caratteristica che unanimemente viene riconosciuta al packaging in carta e cartone è quella della riciclabilità che se comunicata correttamente al consumatore, soprattutto per quanto riguarda l’imballaggio composito, può garantire una raccolta differenziata efficace che, da quest’anno, trova un alleato importante nell’etichettatura ambientale dell’imballaggio (in vigore dal 1 gennaio 2023).