Ci sono alcuni periodi dell’anno durante i quali, per forza di cose, i consumi aumentano soprattutto per quanto riguarda luce e gas. I mesi invernali sono più freddi e bui, quindi richiedono un intervento per fare in modo che la vita in casa si svolga sempre nel massimo del comfort. E’ anche vero che, però, molto spesso per disattenzione o poca cura finiamo per sprecare energia.
Viviamo in un’epoca storica in cui tutto questo non è concesso, viste le continue oscillazioni legate in gran parte agli eventi di politica internazionale. Ecco perché è importante confrontare le offerte luce per la casa sui portali che offrono una veloce comparazione di prezzi e tariffe. E’ il primo passo per una corretta gestione del bilancio familiare, in più sarà utile fare mente locale sulle buone pratiche da attuare per ridurre l’impatto sulla bolletta.
Sarà ad esempio interessante mettere a fuoco e sfruttare le fasce orarie dell’energia, a patto di essere pronti a pilotare in un senso o in un altro le personali abitudini domestiche. Quando parliamo di fasce orarie dell’energia facciamo riferimento a slot temporali che scandiscono la giornata: durante ciascuno di essi varia il costo della componente energia. Sono identificate dalle sigle F1, F2, F3 e F23. In questo approfondimento cerchiamo di capire qualcosa in più sulle fasce, iniziando a mettere a fuoco il motivo per cui sono nate.
Il significato delle sigle F1, F2, F3 e F23
Bisogna partire dal presupposto che il consumo di energia elettrica non è sempre uguale nel corso del tempo sul territorio. C’è una domanda che è maggiore durante i giorni in cui sono aperti gli uffici e quindi nella fascia dalle 8 alle 19 circa, mentre c’è un calo la sera e in fascia notturna quindi dalle 19 alle 8. Durante il giorno le aziende, le fabbriche e gli uffici sono attivi e a pieno regime: l’approvvigionamento elettrico richiesto è quindi molto alto e soprattutto costante. Nell’altra fascia invece si usano meno le luci, che infine si spengono del tutto quando arriva il momento di riposare. E’ così che, proprio per via di queste abitudini, i costi di produzione dell’energia elettrica aumentano o diminuiscono e le tariffe relative alla vendita seguono quegli scaglioni indicati.
Vediamo quindi a che cosa corrispondono le sigle F1, F2, F3 e F23. La prima fa riferimento alla fascia dalle 8 alle 19, dal lunedì al venerdì escluse le festività nazionali. La seconda, invece, riguarda le fasce dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23 dal lunedì al venerdì e dalle 7 alle 23 della giornata di sabato (escluse le festività nazionali). La F3 è poi la fascia relativa al periodo dalle 23 alle 7 dal lunedì al sabato (qui l’energia ha un costo minore, poiché le attività produttive non ferme quasi del tutto). Infine, la F23 che riguarda la fascia dalle 19 alle 8 ogni giorno (quindi comprende la 2 e la 3) domeniche e festivi compresi.
Per quanto riguarda infine la scelta della tariffa per risparmiare in bolletta, ci sono diverse strade che è possibile intraprendere. Bisogna studiare e capire quali siano le personali abitudini, in modo tale da prendere la decisione più giusta. Nel caso in cui, ad esempio, si consumi parecchia energia nel corso dell’intera giornata, la cosa migliore da fare sarà optare per un’opzione monoraria. Mentre se i consumi di energia sono più concentrati in fascia serale – è il caso di chi esca presto ogni mattina per andare a lavoro e tornare in serata – l’ideale sarà scegliere una tariffa bioraria. Diverso ancora il caso di chi, infine, abbia la possibilità di concentrare in fascia serale e notturna i consumi di energia: in questo caso, l’ideale sarà l’attivazione di una fascia multioraria.
Attenzione infine anche a un altro aspetto, ovvero al fatto se si sia clienti del mercato liberoo del mercato a maggior tutela. Il primo caso è quello in cui si può sottoscrivere un contratto su misura, il secondo invece è quello in cui si è clienti del Servizio elettrico nazionale (che ridefinisce il prezzo dell’energia ogni 3 mesi, cambiamenti cui si resta vincolati).