Da un’impostazione prettamente estrattivista e neoliberista ad una circolare e sostenibile, che contrasti il cambiamento climatico e la drammatica perdita di biodiversità: si potrebbe sintetizzare così il documento programmatico sulle attività industriali ed economiche europee redatto da ESIR, gruppo indipendente di esperti che lavora sull’impatto economico e sociale della ricerca, che fornisce alla Commissione Ue “consulenza politica basata su dati concreti su come sviluppare una politica di ricerca e innovazione lungimirante e trasformativa”.
Il lavoro, presentato a Bruxelles, si intitola “Industria 5.0: una visione trasformativa per l’Europa – Governare le trasformazioni sistemiche verso un’industria sostenibile” (allegato in basso) e suggerisce di passare da un modello economico basato su “estrazione e consumo” a uno che generi valore dal riutilizzo, dalla rigenerazione e dalla riduzione dei consumi per le persone-pianeta-prosperità. “Tale cambiamento richiederebbe una chiara direzione verso lo sviluppo di nuovi modelli per modelli di business, catene del valore e catene di approvvigionamento; adottando nuovi approcci alla definizione delle politiche agendo a tutti i livelli di governo e in collaborazione con le imprese e l’industria; e costruire nuove capacità e approcci alla ricerca e all’innovazione”.
Industry 5.0 – A transformative vision for Europe : governing systemic transformations towards a sustainable industryJanuary 2022 – Download