Durante la terza riunione ministeriale della Conferenza dell’Unione per il Mediterraneo (UpM) sullo sviluppo urbano sostenibile tenutasi a Zagabria, è stata ribadita la forte determinazione ad incentivare lo sviluppo urbano sostenibile, resiliente, sicuro e integrato. Tale percorso è stato scelto come guida per il futuro dell’UpM.
I ministri hanno sottolineato l’importanza della strategia di sviluppo urbanistico dell’Unione per il Mediterraneo, pianificata fino al 2040, che rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell’agenda dell’UpM e si lega strettamente all’agenda dell’ONU. In particolare, è stato evidenziato il riscaldamento più rapido dell’area mediterranea rispetto alla media globale del 20%, il quale sta causando danni significativi ai cambiamenti climatici, soprattutto a causa dell’urbanizzazione veloce che caratterizza il bacino mediterraneo. I ministri hanno pertanto incaricato la Piattaforma Regionale sullo Sviluppo Urbanistico dell’UpM di concentrarsi sull’attuazione e il monitoraggio dell’agenda, adottando strategie che siano in linea con le sfide globali, tra cui il cambiamento climatico.
L’Unione per il Mediterraneo (UpM) si impegnerà nell’individuazione di strategie per migliorare la salute delle città, promuovendo una migliore pianificazione, fornendo alle comunità locali spazi e servizi sociali, adottando azioni climatiche e garantendo la sostenibilità delle risorse naturali e delle soluzioni basate sulla natura. L’UpM incoraggerà anche il coordinamento nella trasformazione dei porti cittadini e la cooperazione tra di essi, nonché la promozione di politiche pubbliche e programmi per affrontare la residenza sociale e organizzare le agenzie di residenza sociale e gli osservatori delle case. Tra i progetti previsti vi è la promozione della valutazione dell’architettura e delle caratteristiche delle costruzioni tradizionali, nonché delle metodologie e dei materiali per migliorare la conservazione della tradizione e affrontare l’adattamento al clima diverso. L’agenda dell’UpM prevede anche l’aumento della sicurezza dei cittadini e la resilienza delle città di fronte ai possibili disastri naturali o umani. Inoltre, verrà lanciato un processo di analisi comparativa dei piani governativi delle diverse coste dell’area e degli strumenti nel Mediterraneo per produrre raccomandazioni comuni. L’UpM proseguirà l’analisi dei migliori risultati e pratiche del Piano d’Azione Strategico Urbano dell’UfM, e preparerà un rapporto sui progressi raggiunti entro il 2030, prima della fine del Decennio di Azione.
La conferenza ministeriale è stata presieduta congiuntamente dalla co-presidenza dell’UpM nell’UE, rappresentata dalla commissaria UE per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira, insieme alla Giordania con il ministro dei Lavori pubblici e delle Residenze Maher Hamdi Abuelsamen e al segretario dell’UpM Nasser Kamel. Il Paese ospitante, la Croazia, è stata rappresentata dal vice primo ministro con la delega alla Pianificazione ed Edilizia, Branko Bacic.
“La Commissione europea – ha affermato il commissario Elisa Ferreira – è pienamente impegnata nel sostenere i membri dell’UpM nel portare avanti l’azione strategica del Piano per lo sviluppo urbano sostenibile del 2040, che organizza la nostra visione per città più resilienti e inclusive. Con le dichiarazioni ministeriali di oggi, stiamo delineando un chiaro percorso per una maggiore cooperazione al fine di garantire il successo della trasformazione verde e digitale delle città, migliorare la qualità della vita, il livello dignitoso del lavoro, l’ambiente salubre e garantire la residenza accessibile ai cittadini nei prossimi anni”.
Durante la conferenza, il ministro giordano Abuelsamen ha evidenziato l’importanza di concentrarsi sulla creazione di politiche pubbliche e programmi per garantire la vivibilità delle città, anche attraverso l’Osservatorio delle agenzie nazionali per le residenze, come strumento per monitorare l’efficacia delle politiche in questo settore. Il segretario dell’UpM, Nasser Kamel, ha giudicato la riunione positiva, sottolineando l’importanza dello sviluppo urbano sostenibile per il futuro della regione. Secondo Kamel, tale sviluppo consentirà alle città di affrontare i cambiamenti climatici, attrarre nuovi investimenti e creare nuove opportunità economiche, in particolare nei settori delle energie rinnovabili, delle infrastrutture ecologiche e del turismo sostenibile. Inoltre, i Paesi membri hanno concordato di aumentare gli sforzi per attuare il Piano per lo sviluppo urbano sostenibile dell’UpM verso il 2040, considerandolo uno strumento chiave dell’agenda UpM sulle città.