Città metropolitana di Torino, rifiuti 2021: produzione stabile, raccolta differenziata in crescita

La città metropolitana ha pubblicato i dati sui rifiuti dell'anno 2021. La produzione complessiva è rimasta sostanzialmente stabile, con ACEA, ACSEL e CIDU che fanno registrare una riduzione. Sale al 59,1% la raccolta differenziata grazie alla crescita di tutti gli ambiti metropolitani.

La città metropolitana di Torino ha pubblicato i dati sui rifiuti dell’anno 2021. La produzione complessiva è rimasta sostanzialmente stabile, + 0,7% rispetto al 2020 anno dello scoppio della pandemia, con ACEA, ACSEL e CIDU che fanno registrare lieve una riduzione. Sale invece al 59,1% la raccolta differenziata grazie alla crescita di tutti gli ambiti metropolitani.

Il 2021 è stato caratterizzato dal perdurare della pandemia, sottolinea il documento, sebbene le chiusure delle attività commerciali e i periodi di confinamento imposti nell’anno precedente siano stati meno stringenti e con effetti meno evidenti sulla produzione dei rifiuti. L’analisi mostra i dati di produzione mensili (2021 su 2020), precisando che la rilevazione mensile restituisce un dato di tendenza con differenze anche marcate rispetto al dato annuale che verrà validato solo nei prossimi mesi. Nel rilevamento mensile mancano sicuramente le raccolte non gestite dal gestore del servizio pubblico e che solo nel rilevamento annuale vengono contabilizzate.

Si rimanda ai grafici e alle tabelle al fondo per i dati di dettaglio e nel seguito all’analisi più generale. I dati mensili di produzione, per comune e per ambito territoriale, pubblicati dall’Osservatorio Metropolitano Rifiuti https://bit.ly/3hecv7V, sono consultabili al seguente link https://bit.ly/3faClI4.

Produzione totale di rifiuti 2021

L’avvio della campagna vaccinale nei primi mesi del 2021, unitamente alla stagionalità dei contagi, ha determinato per il nostro territorio nel primo semestre un solo periodo in zona rossa e tre periodi in zone arancione: le limitazioni agli spostamenti e le chiusure delle attività commerciali, meno importanti rispetto all’anno precedente, hanno avuto sulla produzione dei rifiuti un effetto meno significativo rispetto al 2020. Nel secondo semestre invece non si sono registrate nel nostro territorio significative limitazioni, se non quelle decise a livello nazionale, relative ai luoghi di spettacolo e alle manifestazioni dal vivo.

L’analisi della produzione dei rifiuti nei singoli mesi registra una marcata riduzione (-7,3%) in gennaio, una riduzione meno importante in febbraio (-2,4%) seguita da una crescita a doppia cifra in marzo ed aprile (rispettivamente +13,1% e +18,1%); in maggio la crescita è più contenuta (“solo” +4,7%), per tornare ad un segno negativo in giugno (-2,6%). Nel secondo semestre si registrano quasi tutti decrementi mensili (il picco negativo lo si registra in settembre con -6,5%) eccetto novembre che invece fa registrare un +6,3% rispetto al 2020.

Complessivamente il 2021 registra una sostanziale stabilità (solo +0,7% rispetto al 2020), con ACEA, ACSEL e CIDIU che in controtendenza fanno registrare una riduzione (rispettivamente – 3%, -2,8% e -2,4%) seguiti da TECNOSERVICE -1,2%, mentre tutti gli altri ambiti, Torino compresa, mostrano un contenuto aumento.

La fluttuazione della produzione totale, oltre che determinata dalla stagionalità dei singoli mesi, è ancora profondamente influenzata da modifiche agli stili di vita in conseguenza del perdurare della pandemia. Sebbene le cause della riduzione possano essere in gran parte ascrivibili alla pandemia è comunque molto interessante registrare decrementi rispetto al 2020 che già aveva mostrato una riduzione particolarmente significativa: infatti il rifiuto totale registrato nel 2021 continua ad essere apprezzabilmente inferiore al totale del 2019.

Raccolta differenziata

La percentuale di raccolta differenziata registrata nel 2021 (complessivamente 59,1%) cresce rispetto al 2020 di un punto e mezzo percentuale. Tutti gli ambiti metropolitani mostrano una crescita (fanno eccezione ACEA, ACSEL, CIDIU e TEKNOSERVICE che invece mostrano un decremento rispetto all’anno precedente). Significativa la crescita della Città di Torino che beneficia della progressiva sostituzione (non ancora completata) della raccolta stradale con sistemi di prossimità. L’andamento mensile mostra un picco di crescita nel mese di aprile, proprio in corrispondenza con la percentuale più bassa registrata nel 2020. Considerato che il rilevamento mensile non tiene conto delle raccolte non gestite dal servizio pubblico si può prevedere nel 2021 il superamento della soglia (anche psicologica) del 60% di raccolta differenziata a livello metropolitano. Tale valore però non è non ancora adeguato all’obiettivo di legge, il cui raggiungimento necessita di interventi strutturali in particolare nella Città di Torino.

Intercettazione principali frazioni di rifiuto 

La produzione delle principali frazioni differenziate mostra un piccolo miglioramento per organico plastica e vetro (tutte con segno positivo rispetto al 2020 e rispettivamente +1,1%, +0,7% e +0,5%) ed una riduzione della carta/cartone -0,8% e più consistente del non recuperabile -1,6%. Nel confronto con il 2019 (anno pre-pandemia) la riduzione di non recuperabile e carta/cartone è decisamente più marcata (rispettivamente -8,2% e -8,4%) come anche la crescita di organico, plastica e vetro (rispettivamente +1,9%, +2,9% e 2,1%): si conferma in tal senso la crescita complessiva della raccolta differenziata nonostante gli effetti della pandemia.