Un milione e sessantasei mila euro consentiranno a tutte le Zone omogenee della Città metropolitana di Torino di progettare un piano per rinforzare la rete di ciclabili in modo da migliorare i collegamenti fra i centri abitati e le stazioni ferroviarie e i nodi di interscambio.
È questa la cifra messa a disposizione sul territorio dai fondi ministeriali del programma Bike to rail e che la Città metropolitana, che ha integrato il contributo con 66mila euro di fondi propri, distribuirà ai Comuni e alle Unioni di Comuni che ne hanno fatto richiesta. Il contributo è destinato esclusivamente alla progettazione di fattibilità tecnico-economica. L’obiettivo è garantire il raggiungimento e la valorizzazione dei poli attrattori del territorio, come istituti scolastici, aree industriali e commerciali, poli sanitari, culturali, e poli attrattori per la ricettività turistica.
La Città metropolitana ha stabilito che il contributo massimo per ogni Zona omogenea non superi i 150mila euro e dopo aver dato preziosi indicazioni per la redazione delle richieste, fornendo le informazioni su quali tipologie di percorso ciclabile era possibile proporre, ha preso in esame i progetti che tutte le Zone omogenee (tranne Torino che non poteva partecipare) hanno presentato.
La graduatoria – ogni Comune e Unione di Comuni rappresenta una o più Zone omogenee e più Comuni -ha distribuito così il finanziamento:
• Comune di Carmagnola: Euro 150.000,00
• Unione dei Comuni del Ciriacese e del Basso Canavese: Euro 68.811,58
• Comune di Rivoli: Euro 135.000,00
• Unione dei Comuni dell’area nord-est Torino: Euro 148.988,00
• Unione Montana di Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone: Euro 81.188,42
• Comune di Cumiana: Euro 28.590,92
• Comune di Rivalta di Torino: Euro 7.345,36
• Unione Montana Valle Susa: Euro 45.000,00
• Comune di Venaria Reale: Euro 15.000,00
• Comune di San Benigno Canavese: Euro 143.461,12
• Comune di Cuorgnè: Euro 140.777,43
• Comune di Cavour: Euro 85.000,00
• Comune di Osasio: Euro 17.068,08
“Il nostro obiettivo” hanno spiegato il vicesindaco Jacopo Suppo e il consigliere delegato ai trasporti Pasquale Mazza della Città metropolitana di Torino “è stato di coinvolgere tutto il territorio e in effetti la risposta delle Zone omogenee è stata pronta e globale, segno chehanno ormai ben introiettata la necessità di favorire semrpe più la mobilità sostenibile ”.
“Il Bike to rail d’altra parte” hanno continuato Suppo e Mazza “è un tassello importante del Biciplan, il sottopiano del Pums pensato per incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, ricreativo e turistico su scala sovracomunale, e quindi mirato a costruire una rete ciclabile su proposte condivise con il territorio e a rafforzare l’intermodalità tra bicicletta e trasporto pubblico su ferro e su gomma”.