La Città Metropolitana di Torino ha promosso a partire dal 2022 la realizzazione di una estesa campagna di analisi merceologiche sul rifiuto indifferenziato, con la finalità di valutare la consistenza delle frazioni riciclabili scorrettamente conferite nel flusso indifferenziato e pertanto sottratte al circuito del riciclo. Nel corso del 2023 l’articolata campagna di analisi, realizzata con il contributo dell’ATO-R e di alcune producer responsibility organizations (PRO), è stata condotta a cura di IPLA (società strumentale della Regione Piemonte).
Complessivamente, spiega Agata Fortunato, responsabile Ufficio Ciclo Integrato dei Rifiuti presso la Città Metropolitana di Torino, sono state realizzate 25 analisi che hanno interessato 24 Comuni (in un caso sono stati analizzati i flussi di indifferenziato relativi a due differenti modalità di raccolta), appartenenti a 8 ambiti omogenei di raccolta.
I dati delle analisi merceologiche sono stati analizzati anche alla luce delle performance di raccolta differenziata nei diversi ambiti. Ne emerge un quadro disomogeneo nel territorio metropolitano, non solo perché nei diversi ambiti il livello di raccolta differenziata è anche molto diverso, ma risultano evidenti anche differenze nella puntuale capacità di intercettazione delle diverse frazioni merceologiche.
Gli ambiti a gestione ACSEL, ACEA e Teknoservice13 risultano avere una RD ancora inferiore al 65%, oltre che agli obiettivi del Piano Gestione Rifiuti della Regione Piemonte. In questi ambiti se in generale è necessario aumentare complessivamente la raccolta differenziata emergono come critiche la frazione organico e plastica o plastica-metalli (a seconda delle modalità di raccolta); per Teknoservice si aggiunge anche la carta.
Negli altri ambiti analizzati la frazione per la quale vi sono decisi margini di miglioramento è per tutti l’organico, seguita dalla plastica e carta per CIDIU, CB16 e COVAR14. In tutti gli ambiti emerge un altro dato significativo che è quello delle “raccolte minori”: se in generale, pur con differenze che abbiamo documentato nel testo e con un maggiore dettaglio nell’annuale rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani, in tutti gli ambiti negli anni molto si è fatto per aumentare l’intercettazione delle frazioni principali (organico, carta, plastica, vetro), è opportuno migliorare le quantità intercettate anche delle cosiddette frazioni minori; non solo RAEE, ma anche tessili, metalli non imballo, pile.