Passi in avanti in Europa sulla legislazione che riguarda la circolarità di pile e accumulatori. Venerdì 9 dicembre il Consiglio e il Parlamento europei hanno raggiunto oggi un accordo politico provvisorio sulle nuove norme di sostenibilità per le batterie e i rifiuti da batterie. Il provvedimento, per la prima volta, regolerà tutto il ciclo di vita di una batteria: ne stabilirà pertanto i requisiti di fine vita, compresi gli obiettivi e gli obblighi di raccolta, gli obiettivi per il recupero dei materiali e la responsabilità estesa del produttore.
Si applicherà a tutte le batterie, comprese tutte le pile portatili di scarto, le batterie per veicoli elettrici, le batterie industriali, le batterie per avviamento, illuminazione e accensione (SLI), utilizzate principalmente per veicoli e macchinari, e le batterie per mezzi leggeri di trasporto, come biciclette elettriche e motorini.
La proposta è in attesa di ottenere l’adozione formale in entrambe le istituzioni. Presentata a fine 2020 dalla Commissione europea, una volta approvata andrà ad abrogare la norma vigente (2006/66/CE) in materia di rifiuti di pile e accumulatori.
Principali obiettivi e novità
Per i produttori l’accordo fissa obiettivi di raccolta dei rifiuti di batterie portatili al 63% entro la fine del 2027 e al 73% entro la fine del 2030 e introduce un obiettivo di raccolta dedicato ai rifiuti di batterie per mezzi di trasporto leggeri, al 51% entro la fine del 2028 e al 61% entro la fine del 2031.
Per il recupero del litio da rifiuti di batterie si pone il target del 50% entro il 2027 e dell’80% nel 2031, che può essere modificato mediante atti delegati in funzione degli sviluppi tecnologici e del mercato e della disponibilità del litio.
I colegislatori hanno inoltre concordato di fissare livelli minimi obbligatori di contenuto riciclato per batterie industriali, SLI e per veicoli elettrici. Questi sono inizialmente fissati al 16% per il cobalto, all’85% per il piombo, al 6% per il litio e al 6% per il nichel. Il regolamento stabilisce l’obbligo per le batterie di tenere una documentazione sul contenuto riciclato.
L’accordo fissa un obiettivo di efficienza di riciclaggio per le batterie al nichel-cadmio dell’80% entro il 2025 e altre batterie di scarto del 50% entro il 2025.
Prevede inoltre che le batterie portatili incorporate negli apparecchi siano rimovibili e sostituibili dall’utente finale, lasciando tempo sufficiente agli operatori per adattare la progettazione dei loro prodotti a tale requisito (42 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento). Si tratta di una disposizione importante per i consumatori, sottolinea l’Ue.
Il regolamento introdurrà anche requisiti di etichettatura e informazione sui componenti della batteria e sul contenuto riciclato e un “passaporto della batteria” elettronico e un codice QR.
Marian Jurečka, ministro ceco dell’ambiente
“Le batterie sono un elemento chiave del passaggio dell’UE verso modalità di trasporto a zero emissioni. Poiché la domanda di batterie crescerà di oltre dieci volte entro il 2030, dobbiamo assicurarci di avere abbastanza batterie e che siano sostenibili lungo le loro catene di approvvigionamento. Le nuove norme promuoveranno la competitività dell’industria europea e garantiranno che le batterie fuori uso vengano adeguatamente raccolte e riciclate in modo che i materiali utili vengano recuperati e le sostanze tossiche non vengano rilasciate nell’ambiente”.
Commissione Ue
La Commissione accoglie con favore l’accordo politico provvisorio raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio volto a rendere tutte le batterie immesse sul mercato dell’UE più sostenibili, circolari e sicure. “Nell’attuale contesto energetico, le nuove norme stabiliscono un quadro essenziale per promuovere l’ulteriore sviluppo di un’industria delle batterie sostenibile e competitiva, che sosterrà la transizione dell’Europa verso un’energia pulita e l’indipendenza dalle importazioni di carburante. Le batterie sono anche una tecnologia chiave che svolge un ruolo centrale nel promuovere la neutralità climatica dell’UE entro il 2050”.