Dopo 11 giorni di sciopero della fame e presidi davanti al Ministero della Transizione ecologica da parte degli attivisti di Ultima generazione, il ministro Cingolani ha acconsentito a partecipare ad un incontro pubblico per dibattere apertamente sul futuro dell’Italia vista l’emergenza dettata dai cambiamenti climatici sul tema “Siamo l’Ultima Generazione di cittadini e cittadine?“. L’incontro è in programma per giovedì 3 marzo alle ore 18 all’auditorium in via Cristoforo Colombo 116 a Roma. Sarà possibile partecipare in presenza in base alla capienza della sala e sarà trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina facebook di Ultima generazione.
“I fenomeni metereologici estremi e i disastri ecologici si stanno intensificando – spiegano gli organizzatori –, il costo del grano è aumentato a causa del clima avverso che ha rovinato i raccolti, in Sicilia si registrano picchi di temperature mai viste così come piccoli tornado. Questi sono solo alcuni degli effetti con cui l’emergenza climatica sta iniziando a manifestarsi anche nel nostro paese. Come se non bastasse poi quest’estate l’IPCC ha pubblicato il suo ultimo report sullo stato del clima affermando che ci troviamo in una situazione di codice rosso per l’umanità. Nonostante questo, i governi, sia nello scenario internazionale che nazionale, continuano a rimandare le misure che potrebbero contrastare il problema. Chiediamo che il nostro governo inverta la rotta ed inizi a pensare seriamente al benessere delle persone. Vogliamo quindi sapere dal Ministro competente come si intende affrontare questo problema e quali sono gli ostacoli ad una reale transizione ecologica”.
L’evento sarà occasione per avanzare una proposta concreta: la possibilità di creare anche in Italia un’assemblea di cittadini straordinaria che trovi le soluzioni più efficaci per affrontare questo grande problema.
“L’esperienza di molti altri paesi – continuano gli attivisti – ci ha dimostrato che un’assemblea rappresentativa di cittadini sorteggiati è in gradi di prendere decisioni incredibili che hanno come focus il benessere della collettività. Cittadini che chiamati a decidere in via straordinaria su questo tema siano liberi da interessi di partito o lobbistici, cittadini a cui non interessa farsi campagna elettorale ma soltanto prendere le decisioni migliori per noi, i nostri cari e le generazioni future”.