Con la presentazione della nuova giunta della Città di Torino, avvenuta ieri lunedì 25 ottobre nel quartier generale del neo Sindaco Stefano Lo Russo, per la seconda volta (dopo la breve parentesi Giannuzzi) ci sarà una donna a guidare le politiche ambientali sotto la Mole. Parliamo di Chiara Foglietta che si occuperà di transizione ecologica, innovazione, smart city, ambiente, trasporti e servizi cimiteriali.
Un super assessorato che, stando al programma elettorale della coalizione, dovrà essere il grimaldello per trasformare e proiettare ancor di più la città verso un futuro sostenibile anche grazie ai fondi del PNRR.
La squadra presentata da Lo Russo ha anche un altro primato: le donne sono più degli uomini. Infatti su 11 assessorati ben 6 saranno presieduti da donne. Oltre alla Foglietta ci saranno Carlotta Salerno (politiche educative, giovani, periferie e rigenerazione urbana), Gianna Pentenero (lavoro e attività produttive, polizia municipale e sicurezza), Rosanna Purchia (cultura), Gabriella Nardelli (bilancio e le società partecipate) e Michela Favaro (personale, patrimonio, legalità e appalti).
Ma questa tornata elettorale è stata davvero nel segno delle donne. Infatti anche nel capoluogo lombardo (sei donne su dodici assessorati) le politiche ambientali saranno in mano a una donna. Sarà quindi Elena Grandi – voluta dal Sindaco Sala con le deleghe all’ambiente e al verde – che dovrà attuare un programma coraggioso e sostenibile per i prossimi cinque anni della Milano locomotiva d’Italia.
Le sfide ambientali nelle due più grandi città del nord Italia saranno in mano a due donne. La qualità dell’aria, la mobilità sostenibile, il consumo di suolo e il verde urbano saranno i banchi di prova delle future politiche comunali a Milano e Torino.
“Caso vuole” che durante la campagna elettorale le due neo assessore sono state tra le protagoniste degli “ecocandidati” (ossia i candidati che hanno scelto la nostra testata per la loro campagna) e sono state intervistate per la rubrica “Qualcosa di ambientalista”.
Due interviste, quelle della Foglietta e della Grandi, che tornano utili per immaginare l’approccio e i temi più cari alle due donne che per i prossimi cinque anni guideranno la transizione ecologica di due delle più importanti città italiane.