“Chao Collilas” è la nuova legge cilena contro il fumo nelle spiagge, proposta da un gruppo misto di deputati e senatori e approvata all’unanimità al Senato. Letteralmente chao colillas significa “addio mozziconi”. È un’iniziativa che stabilisce misure per evitare la contaminazione ambientale con mozziconi di sigaretta e ne facilita il riciclaggio o il riutilizzo. Nonostante l’unanimità nell’approvazione finale, ci sono stati pareri discoranti tra i due lati del Parlamento, come spiega la senatrice Ximena Órdenes.
La differenza principale si è verificata quando il Senato ha respinto una disposizione secondo cui i filtri e i mozziconi di sigaretta prodotti nel Paese dovrebbero essere realizzati con materiale biodegradabile. La Camera Alta ha respinto questa disposizione per evitare la convinzione che i mozziconi di sigaretta siano innocui se biodegradabili, poiché in realtà non lo sono.
Dunque il progetto stabilisce che: è vietato fumare sulle spiagge marittime, fluviali o lacustri, in una fascia di 80 metri misurata dalla linea di massima marea della costa del litorale, oppure, nel caso fiumi e laghi, per una fascia di 80 metri dalla sponda. Inoltre è indicato che, salvo ovviamente nei luoghi ove è già vietato fumare, gli spazi esterni vengano attrezzati con posacenere, contenitori o recipienti destinati al deposito di filtri, mozziconi e cenere di sigaretta. È anche vietato gettare filtri o mozziconi di sigaretta sulle strade pubbliche e nei patii o negli spazi aperti.
La vigilanza corrisponderà anche alla polizia marittima, fluviale e lacustre e, in caso di accertamento di infrazioni, dovrà quest’ultima essere esposta a un giudice. Chiunque può segnalare il mancato rispetto degli obblighi previsti dal progetto. Le sanzioni vanno da multe fino a 2 mila euro alla condanna a pulire le spiagge. La parte dei controlli e delle sanzioni potrebbe risultare di difficile applicazione. Il segnale che viene dal Cile è comunque molto forte. E’ la prima volta che un grande Stato vara una legge nazionale per proibire il fumo nelle spiagge. Non lo fa per proteggere i polmoni dei fumatori, ma per ridurre la contaminazione derivante da questi piccoli e invasivi rifiuti.