A partire dal 1° gennaio 2023 i quasi centomila abitanti di Cesena inizieranno a pagare i rifiuti in base alla reale produzione. Viene infatti introdotta infatti la tariffazione puntuale, come da progetto deliberato dalla Giunta comunale, inserito nel Bilancio di previsione 2023 e presentato martedì 15 novembre in Consiglio comunale. La misura prevede la messa in campo di un sistema di misurazione del volume del rifiuto indifferenziato, grazie al quale sarà possibile attribuire a ciascun utente la quantità di scarti complessivamente conferiti.
“Si tratta – spiega l’assessore alla Sostenibilità ambientale Francesca Lucchi – di una sistema di calcolo della Tari legato alla reale produzione di rifiuti, che non si basa più solo sui metri quadrati dell’immobile e sul numero di occupanti, ma anche sulla quantità di indifferenziato prodotto da ciascuna utenza. In questo modo, grazie a un calcolo più preciso, si premia chi produce meno rifiuti, chi differenzia meglio e di più, prevedendo misurazioni del rifiuto prodotto dalle singole utenze. Il nuovo metodo ci consentirà inoltre di procedere nel costante aumento di raccolta differenziata riducendo la percentuale dei rifiuti destinati allo smaltimento e di aumentare quella dei materiali che possono trovare una seconda vita, attraverso il riciclo, oltre che sostenere un ulteriore calo della produzione di indifferenziata e di rifiuti in generale. Ci preme evidenziare come questo passaggio sarà graduale, senza creare difficoltà a cittadini e imprese”.
Cesena vanta già delle ottime performance in termini di raccolta differenziata: attualmente viaggia intorno al 78% e ha quindi già superato gli obiettivi regionali di legge del 70%. La nuova tariffazione sarà un ulteriore incremento per migliorare questo dato.
Il Comune fa sapere che le tariffe, per famiglie e imprese, non subiranno nel complesso aumenti legati al metodo tariffario. Entro fine anno, saranno definite le caratteristiche della Tariffa puntuale sul territorio comunale, anche attraverso la programmazione di incontri con le parti sociali.