Hanno partecipato centinaia di persone alla manifestazione di lunedì 17 aprile in piazza Scala a Milano, indetta da numerose associazioni cicloambientaliste che chiedono a gran voce aria pulita e strade sicure all’amministrazione cittadina.
Durante il sit-in si è svolto un flash mob in cui i partecipanti hanno indossato guanti rossi e hanno alzato dei cartellini rossi in segno di ammonimento verso la Giunta Sala, accusata di non adottare politiche adeguate per affrontare gli annosi problemi di una mobilità totalmente “autocentrica”, che causa alti livelli di smog e insicurezza quotidiana soprattutto per ciclisti e pedoni.
Diversi gli interventi dal palco, aperti da quello di Silvia Di Stefano, ciclista e attivista di “Non vediamo l’ora”, che ha detto: “Una città diversa, più a misura di persona, non solo è possibile ma soprattutto è necessaria e urgente: non possiamo più aspettare! Dall’inizio dell’anno in soli tre mesi sono già 6 le persone vittime di incidenti stradali, un numero inaccettabile”. Tra gli interventi più significativi quello di un medico che ha letto la lettera firmata da 14 mila pediatri e neonatologi inviata a tutti i sindaci per chiedere di agire subito contro l’inquinamento, che colpisce soprattutto i più piccoli.
Un passaggio:
Le nostre associazioni – Associazione Culturale Pediatri (ACP), Società Italiana Pediatria (SIP), Società Italiana Nutrizione Pediatrica (SINUPE), assieme a Pensiero Scientifico Editore e Think2it – già da tempo impegnate nella diffusione di conoscenza su questo tema, chiedono ai Comuni italiani di mettere in atto azioni che possano ridurre o rimuovere il danno.
Si tratta di promuovere comportamentali individuali sostenibili da parte della popolazione, tramite interventi della politica sulle infrastrutture: adozione di limiti alla circolazione dei veicoli inquinanti nelle città (ZTL), pedonalizzazione o creazione di zone a bassa velocità 20 Km/h in prossimità degli isolati degli edifici scolastici, città a 30 km/ h, creazione di percorsi ciclabili, sviluppo di spazi verdi nelle aree urbane, alla luce delle esperienze pregresse e dei risultati raggiunti in Europa e nel mondo, secondo i dati scientifici a nostra disposizione, come indicato nell’allegato “Suggerimenti d’intervento”.