“Il via libera arrivato il 14 marzo 2023 dall’Eurocamera alla direttiva case green – commenta Stefano Ciafani Presidente nazionale di Legambiente – rappresenta un’ottima notizia. È fondamentale accelerare il percorso di decarbonizzazione e di efficientamento energetico del settore edilizio, in particolare di quello residenziale, attraverso interventi di riqualificazione energetica, ristrutturazione e rigenerazione urbana degli edifici non più rimandabili e che permetteranno sia un miglioramento della classe energetica sia un risparmio in bolletta per le famiglie, dando un contributo importante alla lotta alla crisi climatica. L’Italia non perda questa importante occasione, affronti con interventi concreti, politiche ambiziose e una revisione dei sistemi incentivanti, la sfida indicata dall’Europa a partire dalla definizione di un piano nazionale di riqualificazione edilizia evitando, però, di commettere gravi errori come quello fatto recentemente prevedendo lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura”.
Ancora: “L’efficienza energetica, insieme all’elettrificazione dei consumi domestici, alla scelta di materiali da costruzione e alla modifica degli stili di vita, sono a nostro avviso i quattro pilastri della riconversione ecologica dell’edilizia su cui il nostro Paese dovrà lavorare con maggiore intensità da qui ai prossimi anni. Dopo il voto di oggi, la palla passerà ai negoziati finali tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue prima di tornare in Plenaria. Il nostro auspicio è che non si vada a snaturare l’ambizione dell’accordo”.
Unica nota negativa della direttiva case green, sottolinea l’associazione è che consente l’installazione, sia negli edifici esistenti che nuovi, di boiler a idrogeno o biogas miscelati con combustibili fossili. Opzione questa che per Legambiente va eliminata.