Sono Carola Messina ho cinquant’anni un marito, due figli e un cane in sovrappeso. Sono nata a Roma ma venti anni fa ho scelto di trasferirmi a Torino affascinata da una città così diversa, ricca di storia, cultura e bellezza. Proprio di questa città ho deciso di provare a prendermi cura e per questo mi candido alle prossime elezioni amministrative di Torino. Negli ultimi mesi, la consapevolezza della necessità di rimettere al centro del dibattito pubblico e della politica alcuni temi, come l’educazione, la cultura, la parità di genere e i diritti, è cresciuta, fino a diventare un’urgenza. La pandemia non ha fatto altro che far esplodere le disparità, le differenze, le povertà. Non ci si può più girare dall’altra parte.
Mi candido perché voglio provare a costruire una città diversa, una società migliore, più attenta ai bisogni, più inclusiva, meno discriminante, una città più felice per tutte e tutti. Lo faccio nell’ambito del centrosinistra, partendo da ciò che sono e so, dal mio essere donna in questo mondo. Voglio provare a prendere quello spazio nella politica partecipata che troppo spesso le donne lasciano vuoto, perché è il momento di osare, di farsi avanti anche per tutte quelle persone che non hanno la possibilità di farlo, non hanno il tempo e le energie o semplicemente non sono pronte. Quelle come noi.
Chi sono quelle come noi?
Quelle persone che sono precarie, che cercano lavoro e poi magari lavorando muoiono. Che vivono di cultura, che credono nella scuola pubblica e laica.
Quelle persone che sono madri, che sono padri. Che non vogliono essere madri o padri.
Quelle persone che hanno subito violenza, che sono discriminate, che amano chi vogliono, che si vestono come vogliono.
Quelle persone che devono fuggire dal loro Paese. Che sono cristiane, musulmane, ebree, atee.
Quelle persone che vivono per strada, che vanno in bicicletta, a piedi o con i mezzi pubblici, che combattono i cambiamenti climatici e le ingiustizie sociali.
Voglio dare una voce a quelle persone.
Quelle come noi.