“I Cantieri della Transizione Ecologica”, la campagna di Legambiente fa tappa in Campania con Corepla

Gli imballaggi in plastica da rifiuto a risorsa, l’esempio virtuoso dell’impianto SRI (Sorting Recycling Industries) specializzato nella selezione e riciclo degli imballaggi provenienti dalla differenziata, capace di valorizzazione oltre 27.000 tonnellate annue di bottiglie in plastica PET post-consumo. Nel 2023 in Italia avviate a riciclo 707.225 tonnellate di rifiuti di imballaggio in plastica, con un risparmio di materia prima vergine pari a 11 miliardi di flaconi in PET di detersivo da 1 litro. Incoraggianti anche i dati che arrivano dalla Campania: nel 2023 raccolte 141.938 tonnellate, pari a 25,4 kg pro capite per ogni cittadino campano, valore al di sopra della media nazionale (25 kg)

Cantieri Transizione Ecologica Campania Corepla

Gli imballaggi in plastica, da rifiuti a risorse per l’industria del riciclo, rappresentano un elemento centrale nella transizione verso un’economia circolare. Questo è il tema al centro della XXX tappa in Campania della campagna nazionale “I Cantieri della Transizione Ecologica” promossa da Legambiente con il supporto di Corepla, il Consorzio Nazionale per il Riciclo degli Imballaggi in Plastica.

Protagonista dell’evento è stato l’impianto campano SRI (Sorting Recycling Industries), uno dei maggiori a livello europeo nella produzione di rPET, materiale riciclato ricavato dalle bottiglie in plastica. Con una capacità di valorizzazione di oltre 27.000 tonnellate annue di plastica post-consumo e una superficie di 14.000 mq, l’azienda dimostra l’importanza dell’innovazione tecnologica nel trasformare i rifiuti in materie prime seconde, pronte per essere reimmesse nel ciclo produttivo.

La Campania si distingue per i suoi ottimi risultati nella raccolta degli imballaggi in plastica. Nel 2023, sono state raccolte 141.938 tonnellate, pari a 25,4 kg per abitante, un dato superiore alla media nazionale. A livello nazionale, grazie alla filiera Corepla, sono state avviate a riciclo 707.225 tonnellate di plastica, con un risparmio di materia vergine equivalente a 11 miliardi di flaconi in PET da 1 litro. Questo ha permesso di evitare l’emissione di oltre 901.000 tonnellate di CO2, pari all’impatto di più di 1.000 voli Roma-Tokyo andata e ritorno.

Il processo di recupero avviene in tre fasi principali:

  1. SRI Sorting: selezione dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata (plastica, alluminio, vetro, ecc.), con una capacità di trattamento di oltre 180.000 tonnellate l’anno;
  2. SRI Recycling: riciclo e valorizzazione di bottiglie in PET post-consumo, con la produzione di scaglie di alta qualità (RIPET) autorizzate dall’EFSA per l’uso alimentare;
  3. SRI Logistics: gestione logistica, dallo stoccaggio alla movimentazione dei rifiuti, preparandoli per il riciclaggio finale.

Secondo Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, l’esperienza dell’impianto SRI rappresenta “una storia di Sud e innovazione” che dimostra come sia possibile adottare modelli di produzione e consumo sostenibili. Per raggiungere gli obiettivi europei in materia di riduzione e riciclo, Zampetti evidenzia l’urgenza di:

  • Investire nell’innovazione dei materiali e nell’eco-design per rendere riciclabili il 100% degli imballaggi.
  • Migliorare la gestione dei rifiuti locali con più impianti di riciclo.
  • Sensibilizzare i cittadini sulla corretta raccolta differenziata.

Anche Giovanni Cassuti, presidente di Corepla, sottolinea l’importanza di investire nel riciclo: “Non solo per responsabilità ambientale, ma per creare lavoro e valorizzare il territorio”. La Campania, con 25,4 kg di imballaggi raccolti pro capite, si conferma una regione virtuosa, simbolo di come l’impegno collettivo possa consolidare il modello italiano di economia circolare.