A distanza di qualche settimana dalle prime, paurose, anticipazioni sul suo nuovo rapporto, l’IPCC annuncia di aver aperto lunedì 26 luglio una riunione per approvare il documento, allo scopo ultimo di “garantire che il Riepilogo per i Decisori Politici sia accurato, ben bilanciato e presenti chiaramente i risultati scientifici.
Il rapporto del Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite di esperti sul cambiamento climatico, fornirà “la comprensione fisica più aggiornata del sistema climatico e del cambiamento climatico, riunendo gli ultimi progressi nella scienza del clima e molteplici linee di prova”. La pubblicazione della prima parte della relazione è prevista per il 9 agosto, le altre due nel 2022.
A fine giugno alcune anticipazioni circolanti sulla bozza del rapporto dipingevano un quadro devastante: anche se gli esseri umani terranno a bada le emissioni di gas serra che provocano il riscaldamento del pianeta, si leggeva, il cambiamento climatico rimodellerà radicalmente la vita sulla Terra nei prossimi decenni: estinzione delle specie, malattie più diffuse, caldo invivibile, collasso dell’ecosistema, città minacciate dall’innalzamento dei mari. Eventi e impatti che sono destinati a diventare evidenti prima che un bambino nato oggi compia 30 anni. Uno scenario ancora peggiore di quello già pessimo emerso dai report precedenti.
“Quest’ultimo rapporto è stato preparato in circostanze eccezionali e questa è una sessione di approvazione senza precedenti”, ha detto il presidente dell’IPCC Hoesung Lee alla sessione di apertura della riunione, ringraziando i 234 autori per il loro impegno e determinazione nel produrre la relazione nelle condizioni difficoltose dovute alla pandemia. “Il lavoro ha richiesto più serie di riunioni virtuali attraverso i fusi orari, interrompendo la vita quotidiana e i ritmi di lavoro, specialmente nella fase più critica degli ultimi 16 mesi, quando abbiamo modellato la bozza finale”, ha affermato Lee.
Il rapporto, Climate Change 2021: the Physical Science Basis, fornirà le ultime conoscenze sul riscaldamento passato e sulle proiezioni future, mostrando come e perché il clima sia cambiato fino ad oggi, e includendo una migliore comprensione dell’influenza umana su di esso, compresi gli eventi estremi.
Ci sarà una maggiore attenzione alle informazioni regionali che possono essere utilizzate per le valutazioni del rischio climatico.
La plenaria di approvazione è il culmine del rigoroso processo di redazione e revisione cui sono sottoposti i rapporti IPCC, spiega il gruppo intergovernativo. La bozza di primo ordine del rapporto del Gruppo di lavoro I ha ricevuto 23.462 commenti di revisione da 750 revisori esperti, la bozza di secondo ordine ha ricevuto 51.387 commenti di revisione da governi e 1.279 esperti e la distribuzione finale del governo del Sommario per i responsabili politici che si è conclusa il 20 giugno ricevuto oltre 3.000 commenti da 47 governi. Il rapporto fa riferimento a oltre 14.000 articoli scientifici.
Le restanti parti del rapporto di valutazione saranno finalizzate nel 2022. La seconda parte sarà pubblicata a febbraio 2022 e riguarderà gli impatti del global warming mentre la terza, attesa per marzo, esamina le soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra.