Il 2024 si conferma l’anno più caldo mai registrato, WMO ribadisce: “Ridurre drasticamente le emissioni”

Il 2024 si conferma l'anno più caldo mai registrato, apice di un decennio di surriscaldamento senza precedenti, alimentato dalle attività umane. A dirlo è l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), anticipando i dati salienti di un report sullo stato del clima che uscirà a marzo 2025. Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres: "Dobbiamo uscire da questa strada rovinosa. Nel 2025 i paesi devono mettere il mondo su un percorso più sicuro riducendo drasticamente le emissioni e sostenendo la transizione verso un futuro rinnovabile"

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Il 2024 si conferma l’anno più caldo mai registrato, apice di un decennio di surriscaldamento senza precedenti, alimentato dalle attività umane. A dirlo è l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), anticipando i dati salienti di un report sullo stato del clima che uscirà a marzo 2025.

“Oggi possiamo dire ufficialmente che abbiamo appena vissuto un decennio di caldo mortale – ha commentato il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres – Dobbiamo uscire da questa strada rovinosa, non abbiamo tempo da perdere. Nel 2025 i paesi devono mettere il mondo su un percorso più sicuro riducendo drasticamente le emissioni e sostenendo la transizione verso un futuro rinnovabile”.

“Ogni frazione di un grado di riscaldamento conta e aumenta gli eventi estremi, gli impatti e i rischi – ha detto la segretaria generale della WMO, Celeste Saulo – Le temperature sono solo una parte del quadro. Il cambiamento climatico si svolge davanti ai nostri occhi quasi quotidianamente sotto forma dell’aumento del verificarsi di eventi meteorologici estremi. Se vogliamo un pianeta più sicuro dobbiamo agire ora. È una nostra responsabilità. È una responsabilità comune, una responsabilità globale”.

Area residenziale allagata con detriti e case danneggiate, parzialmente sommerse sott'acqua. Alberi e materiali sono sparsi. Le montagne sono visibili sullo sfondo.

“Quest’anno abbiamo assistito a piogge da record e inondazioni e terribili perdite di vite umane in tantissimi paesi – ha aggiunto Saulo – I cicloni tropicali hanno causato un terribile tributo umano ed economico, il caldo intenso ha incendiato dozzine di territori, con temperature che hanno superato i 50 °C in diverse occasioni. Gli incendi hanno causato enorme devastazione”.

Per tutto il 2024, una serie di rapporti della comunità della WMO ha evidenziato il rapido ritmo del cambiamento climatico e i suoi impatti di vasta portata su ogni aspetto dello sviluppo sostenibile. Con l’aumento delle temperature globali e gli eventi di calore estremo più frequenti, c’è una crescente necessità di una maggiore cooperazione internazionale per affrontare i rischi, sottolinea l’Organizzazione meteorologica mondiale. Un gruppo mirato di esperti in rappresentanza di 15 organizzazioni internazionali, 12 paesi e diversi importanti partner accademici e di ONG si è riunito dal 17 al 19 dicembre presso la sede WMO, per promuovere un quadro coordinato che affronti la crescente minaccia del caldo estremo.

Si tratta di una delle tante iniziative della comunità dell’Organizzazione per salvaguardare la salute pubblica attraverso migliori servizi climatici e avvisi precoci. In occasione del suo 75° anniversario nel 2025, la WMO continuerà a coordinare gli sforzi in tutto il mondo per osservare e monitorare lo stato del clima, sostenere gli sforzi internazionali per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici.