Cagliari cambia e prova a spingere sull’incremento della raccolta differenziata. Il 19 agosto l’assessora all’Ambient, Luisa Giua Marassi, ha spiegato come la gestione dei rifiuti continuerà nell’ottica del porta a porta. “Nei palazzi di sei unità abitative – spiega – verrà dato spazio ai mastelli condominiali obbligatori e verranno eliminate le isole ecologiche poiché attrattrici di spazzatura extra. Si continua con i mastelli perché è il sistema che ha garantito una raccolta differenziata superiore al 76%”.
“La raccolta differenziata – ha aggiunto poi la vice sindaca Maria Cristina Mancini – è un valore aggiunto che ha effetti benefici e ripercussioni positive in ogni campo. Ambiente, etica, salute, igiene, economia. Per una città che se riesce a vivere in maniera ottimale, offre grandi potenzialità non solo a chi la abita ma anche ai turisti”.
Un altro tema cruciale che è stato toccato durante la conferenza stampa è stato, poi, la lotta ai trasgressori della Tari con una specifica taske force. Infatti, a Cagliari viene registrato ancora il 25% di evasione tra abusivi e non iscritti.
“L’idea dell’amministrazione è che se paghiamo tutti, paghiamo meno. Il punto di forza della nuova delibera della Giunta comunale di Cagliari sugli indirizzi politici per il nuovo servizio di igiene urbana sarà il patto ambientale di comunità con cittadine e cittadine. Una collaborazione e un impegno collettivo che porterà anche alla lotta all’evasione della TARI”, spiega una nota del Comune di Cagliari.
L’assessora all’Ambiente, infine, ha spiegato come: “Non si possa prescindere da un patto ambientale di comunità. Il centro delle nostre intenzioni è attuare la piena cooperazione ambientale tra cittadinanza e amministrazione comunale perché senza questa cooperazione il servizio di igiene urbana dovrebbe portare avanti una lotta impari, destinata a non avere successo, mentre questa Giunta vuole vincere questa battaglia e riportare la città al decoro e alla pulizia che merita”.