Dal 3 al 6 novembre si è svolto a Torino il C2C, conosciuto come Club To Club, che quest’anno ritorna dopo due anni di pausa causa Covid e raggiunge un traguardo importante. Infatti, quella di quest’anno è la ventesima edizione.
Il Club To Club, fondato nel 2002, aveva l’intento di creare una rete sociale basata sulla diffusione della cosiddetta cultura dei club. Oggi è un punto di riferimento culturale indiscusso non solo per la città di Torino ma anche e soprattutto per chi estimatori della musica contemporanea – nazionale e non – sempre alla ricerca di nuove sonorità da esplorare.
Al di là degli artisti, cerchiamo di focalizzarci sugli aspetti ecologici e quindi la sostenibilità ambientale dei grandi eventi. E qui purtroppo iniziano le note un po’ dolenti. Le premesse c’erano tutte, sistema di pagamento cashless grazie al braccialetto personale collegato all’app e l’utilizzo di “EcoBicchieri” con sistema di cauzione. Ma non tutto ha funzionato per il meglio.
Il braccialetto era l’unico modo per effettuare pagamenti all’interno dell’evento. Non mi soffermerò tanto sul fatto che, sulla prima ricarica, con importo minimo di 20€, venivano detratti 2€ a fondo perduto per l’attivazione del bracciale e 2€ di cauzione per il bicchiere, cauzione che, previa riconsegna del bicchiere, venivano ricaricati sul proprio conto del braccialetto. Poteva però essere migliorato il sistema delle informazioni, che sono state poco chiare e discordanti tra di loro.
Infatti, a un simile evento, ci si aspetta che le indicazioni sul sistema cauzionale del bicchiere siano chiare e presenti anche nelle zone bar e non scritte solo sul sito e sull’app dedicata. I numerosi schermi posti in ogni zona bar e che illustravano i prezzi delle varie bevande potevano ricordare di non gettarli e di consegnarli nelle zone adibite, per avere indietro la caparra e gli stessi baristi avrebbero potuto segnalarlo.
In caso contrario c’è il pericolo di trovarsi davanti a una distesa di bicchieri gettati a terra o, ancora peggio, nei bidoni della raccolta differenziata. Caso che non è capitato grazie alle persone più informate che, pur di recuperare 2€ a bicchiere ne hanno raccolti quanti più possibile per vedersi ricaricare sul proprio conto la cauzione. Non so se spinti da puro spirito ecologista oppure mossi da spirito “imprenditoriale”, ma molte persone hanno riconsegnato da sole decine e decine di bicchieri.
Evidentemente, la formula del deposito cauzionale funziona, il C2C non è il primo evento ad applicarlo e, se ben congeniato e illustrato porta ad una grandissima riduzione di rifiuti. Tanto è vero che i vari bidoni per la raccolta differenziata posizionati all’interno dell’evento, erano praticamente vuoti.