Da lunedì 14 novembre a Bologna inizia l’eliminazione della chiave meccanica per aprire i cassonetti stradali del rifiuto organico. Su richiesta del Comune, Hera procederà in maniera graduale alla rimozione delle serrature da ogni contenitore, che così saranno a “libero accesso”. Per comunicare ai cittadini la novità, contemporaneamente alla rimozione della serratura verrà applicato sul contenitore un apposito adesivo informativo.L’Amministrazione intende fare leva “sul senso civico dei cittadini bolognesi in uno spirito di fiducia e collaborazione”.
Si inizierà dal quartiere Borgo Panigale-Reno poi verranno coinvolte via via le altre aree della città in questo ordine: Navile, San Donato-San Vitale, Savena, Santo Stefano ed infine Porto-Saragozza. Hera prevede di terminare questa attività entro l’anno, considerando che i cassonetti coinvolti sono 2.900.
Sui social sono tanti i commenti di cittadini che accolgono positivamente la novità, ma non sono pochi quelli fortemente critici. Sotto il post di Lorenzo Cipriani, presidente del quartiere Porto Saragozza, che annuncia la svolta due utenti scrivono:
“…sotto casa in via Don Minzoni abbiamo da anni un cassonetto dell’umido senza chiave, dove la gente ci butta di tutto. Per non parlare della campana interrata, dove ci finisce la qualunque. Bologna sta facendo scelte sui rifiuti incomprensibili, forse serve carburante per l’inceneritore”.
E un altro:
“Ti farei vedere le foto del cassonetto sotto casa, dell’umido senza chiave da sempre, per mandarti un lettera dal futuro. Saranno dei cassonetti dell’indifferenziata, ma senza la scomodità della carta smeraldo”.
Il Comune dal canto suo raccomanda il corretto utilizzo dei cassonetti e quindi il conferimento all’interno dei soli rifiuti organici raccolti in sacchetti compostabili. E aggiunge: “per ogni dubbio sui rifiuti organici conferibili è sempre a disposizione l’app ‘Il Rifiutologo’, in cui è possibile ricercare la corretta modalità di conferimento di ogni tipo di rifiuto”.