Bologna, dal primo luglio 2023 sarà la prima grande “città 30” in Italia | Tutti i dettagli e le mappe

Il sindaco del capoluogo emiliano e della città metropolitana, Matteo Lepore, ha confermato ufficialmente l'adozione di un provvedimento che prevede un significativo abbassamento del limite di velocità su circa il 70% delle strade all'interno di Bologna, nonché l'implementazione di nuove piste ciclabili e aree pedonali. Secondo le previsioni, ci vorranno sei mesi per la completa attuazione, eventuali sanzioni per eccesso di velocità saranno applicate solo a partire dal 1° gennaio 2024

Bologna città 30

Il 17 giugno, durante una conferenza stampa, il sindaco Matteo Lepore ha annunciato che Bologna diventerà ufficialmente una “Città 30“. Durante la presentazione del provvedimento, sono stati forniti i dettagli dell’iniziativa. La nuova regola stabilisce un limite di velocità di 30 chilometri all’ora in molte delle strade urbane che attualmente hanno un limite di 50 chilometri all’ora. La transizione verso la Città 30 inizierà il 1° luglio, anche se si prevede che ci vorranno sei mesi per completarla. Pertanto, eventuali sanzioni per eccesso di velocità saranno applicate solo a partire dal 1° gennaio 2024.

La trasformazione delle attuali “Zone 30” in una vera e propria “Città 30” rappresenta un notevole salto di scala, come dimostrano i numeri. Attualmente, i limiti di velocità di 30 km/h si applicano solo al 30% delle strade urbane, in modo sporadico. Con l’approvazione del piano, i limiti di velocità di 30 km/h copriranno circa il 70% di tutte le strade dell’intero centro abitato, con un disegno organico che sarà facile da comprendere e rispettare. Tale percentuale aumenta quasi al 90% se si considera solamente il perimetro delle aree più densamente abitate della città, inclusi l’asse tangenziale-autostrada e le zone residenziali esterne di Borgo Panigale-Reno, Navile e San Donato-San Vitale. Per le aree collinari e pianure esterne al centro abitato, è prevista una strategia generale che gradualmente prevede interventi per moderare la velocità e garantire la sicurezza. “Questo progetto rappresenta un elemento fondamentale del nostro mandato per plasmare il futuro di Bologna”, afferma Lepore. “Il nostro obiettivo è ridurre a zero il numero di morti sulle strade. L’abbiamo dichiarato fin dall’inizio: vogliamo che Bologna diventi una vera Città 30 per inviare un segnale chiaro a tutto il Paese”.

Le prossime tappe di Bologna “città 30”

Da luglio a settembre, il Settore Mobilità Sostenibile installerà la segnaletica orizzontale e verticale e implementerà le relative ordinanze stradali, che saranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2024. Saranno sostituiti o installati oltre 500 cartelli e saranno realizzati circa 300 bolloni stradali. La segnaletica orizzontale, sebbene non obbligatoria per legge, si è dimostrata molto efficace nel rendere gli spazi stradali più accessibili agli utenti, come dimostrato da esperienze in altri paesi. La presenza ripetuta dei segnali di limite di velocità di 30 km/h sulla maggior parte delle strade aiuterà a una migliore comprensione del comportamento richiesto.

Visto che si tratta di un cambiamento storico e culturale che richiederà un adattamento graduale degli automobilisti ai nuovi limiti, l’Amministrazione ha deciso di non introdurre immediatamente sanzioni relative ai nuovi limiti di velocità. Invece, è prevista una transizione di 6 mesi durante la quale verrà condotta una vasta campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta alla cittadinanza. La Polizia Locale organizzerà iniziative sul territorio al fine di diffondere le informazioni necessarie.

Per individuare le aree della città in cui si applicheranno i limiti di velocità di 30 km/h e 50 km/h, è stata incaricata la società Polinomia. In stretto coordinamento con gli uffici comunali, la società ha condotto un’analisi tecnica dettagliata, tenendo conto di dati statistici sull’utilizzo delle strade, dei flussi di traffico e degli incidenti stradali. Sono stati anche organizzati incontri e consultazioni con i principali interessati. La documentazione prodotta ha costituito la base per definire in modo definitivo la proposta di perimetrazione e della rete stradale, che è stata infine approvata dalla Giunta.

Grande soddisfazione per Bologna “città 30”

La consigliera comunale Simona Larghetti si è detta molto soddisfatta del provvedimento, “Una rivoluzione culturale, prima che un provvedimento tecnico, che dice che dobbiamo cambiare stile di guida per rispettare la vita degli altri esseri umani. Ci sarà discussione, polemica, c’è già ed è giusto, è difficile resettare il sistema che ci urla da tutte le parti che veloce è bello, che veloce è meglio”.

“Nonostante le chiare evidenze – ha aggiunto Larghetti – riguardo all’enorme quantità di denaro, vite umane e tempo che perdiamo in una forma di mobilità caratterizzata da accelerazioni brusche, le quali privano gli altri individui del diritto di attraversare la strada senza procurare alcun beneficio a noi stessi, continuiamo a illuderci di arrivare più velocemente. Tuttavia, è sufficiente confrontare i tempi forniti da Google Maps per capire che, per distanze inferiori ai 5 km, un aumento di velocità non è utile. La velocità media delle automobili a Bologna, che comprende anche coloro che si spingono a 120 km/h sui viali come dei pazzi nel cuore della notte, si attesta a soli 34 km/h. Durante le ore di punta, scende addirittura a 12 km/h”.

Grande soddisfazione anche dell’Associazione Salvaciclisti Bologna che, tramite i propri canali social, ha voluto ringraziare “tuttə coloro che ci hanno sempre creduto e che hanno fatto di questa battaglia la loro battaglia, un grazie speciale va a 30logna che ha saputo con pazienza e determinazione tenere alta l’attenzione sul tema e che monitorerà la buona riuscita del progetto”.

Da due anni, l’Associazione 30logna, composta da numerosi volontari e oltre trenta associazioni, ha lavorato instancabilmente per trasformare in realtà questo provvedimento. È stata attiva nel campo della comunicazione e della formazione, cercando di informare i cittadini di Bologna sui vantaggi di una città con limite di velocità 30 km/h. “Se ci siamo riusciti – commenta 30logna – non lo sappiamo, ma ora il nostro ruolo diventa soprattutto quello dei controllori: leggeremo la documentazione e seguiremo i lavori perché, come sempre abbiamo detto, per essere efficace la #città30 dev’essere realizzata a dovere”.

Il questionario di ascolto dei cittadini

La Fondazione per l’Innovazione Urbana (FIU) ha creato un questionario online sul sito web www.bolognacitta30.it per coinvolgere e ascoltare le persone durante l’implementazione del piano Bologna Città 30. Il questionario comprende 30 domande che richiedono circa 15 minuti per essere completate. I cittadini possono esprimere la propria opinione sul piano, descrivere le proprie esigenze e abitudini di mobilità, indicare le tre strade nella loro zona che è prioritario rendere più sicure e confortevoli, nonché proporre interventi concreti per migliorare la sicurezza stradale e la qualità dello spazio pubblico. Le informazioni raccolte saranno analizzate in forma aggregata e anonima e serviranno all’Amministrazione comunale e alla Fondazione per orientare al meglio la comunicazione e i progetti volti a garantire la sicurezza e migliorare lo spazio pubblico nell’ambito del concetto di Città 30.